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Paola Turci abusata a 13 anni: “Negli anni ho incontrato questa persona, non l’ho mai perdonata”

Paola Turci confessa a Belve, su Nove, di avere subito un abuso sessuale quando era bambina. ““Avevo 13 anni. Se io tornassi indietro e sapessi di poter andare in un centro antiviolenza, in un posto dove mi ascoltano, mi proteggono e mi difendono, ci andrei subito” ha raccontato la cantante nell’intervista rilasciata a Francesca Fagnani.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistata da Francesca Fagnani per Belve, in onda sul Nove, Paola Turci confessa di avere subito un abuso quando era bambina. Aveva 13 anni all’epoca dei fatti e non ha mai più dimenticato quel momento di vita terribile: “Avevo 13 anni. Se io tornassi indietro e sapessi di poter andare in un centro antiviolenza, in un posto dove mi ascoltano, mi proteggono e mi difendono, ci andrei subito”. Un abuso confessato nella canzone del 2005 “Fiori di giardino” che l’artista confessa di avere composto mentre tentava di analizzare quanto le era accaduto:

Perché in quel periodo facevo analisi, dico la verità eh, facevo analisi e ho tirato fuori quello che avevo sepolto negli anni, insomma. E quella storia mi riguarda. Sono dell'idea che chi canta, chi scrive, scrive di se stesso e quindi racconta quello che ha vissuto.

L’incontro con il suo aguzzino

Quando la Fagnani le chiede se abbia perdonato chi all’epoca non si accorse di quanto stava accadendo e, soprattutto, la persona che le ha inflitto quei tormenti, la Turci conferma di avere rivisto chi l’aveva abusata negli anni a venire: “Sì, assolutamente, verso chi non si è accorto, è assolutamente innocente. Verso chi ha compiuto il gesto, no! Certo, l'ho incontrata nel tempo. Poi, è morta perché era già grande. Non mi ha mai detto niente… anche da parte di chi commette la molestia, c'è la rimozione”.

Smentita la sua omosessualità

La Turci, che ha più volte fatto fronte alla curiosità di chi per anni l’ha ritenuto omosessuale, ha nuovamente smentito, precisando che avrebbe sentito il dovere morale di fare coming out se fosse stato il contrario: “Dicono di me che sono lesbica e non è vero, ma non mi dispiace. Sarebbe anche il momento che i giornalisti, i media la smettessero di affibbiare la definizione ‘gay', ‘lesbica' a qualcuno per poi farci i titoli di copertina dei giornali. Se io mi fidanzassi con una donna, andrei in giro per strada, non mi nasconderei in casa, questo è un po' il concetto, ma purtroppo mi piacciono gli uomini”.

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