Parla la signora Mertens, Kat Kerkhofs: “Dries è un dio a Napoli, anch’io ho la mia vita lì”
Se Dries Mertens ha trovato a Napoli una seconda casa, è anche e soprattutto per aver avuto al suo fianco Kat Kerkhofs, sua moglie, che dopo i due gol rifilati da suo marito alla Lazionel giorno della celebrazione di Maradona allo stadio San Paolo, parla in una lunga intervista rilasciata a un giornale belga, in cui racconta la sua esperienza all'estero che ormai va avanti da diversi anni.
I due si sono sposati nel 2015 a Lovanio, in Belgio nel cuore delle Fiandre, a circa 30 chilometri da Bruxelles. Kat Kerkhofs è nata il 12 settembre del 1988 e ha 32 anni. Appena arrivata a Napoli, racconta, si è letteralmente innamorata delle bellezze e del calore partenopeo e la coppia composta con Mertens è una delle più amate del calcio italiano. Lei racconta:
Quando Mertens ha ricevuto l’offerta del Napoli avevo 24 anni. Insieme abbiamo deciso di accettare, senza sapere a cosa andavamo incontro. All’epoca, Dries stava seriamente valutando di andare a giocare in Russia per soldi. In quel periodo pensavo che la nostra vita sarebbe stata diversa, che avremmo dovuto spostarci ogni anno, ed invece abbiamo fatto la scelta consapevole dell’Italia. Oggi, trascorsi nove anni, posso dire che Napoli e l’Italia ci hanno del tutto formati. Siamo completamente integrati nella cultura e nel modo di vivere degli italiani. Tanto che abbiamo anche rifiutato più di qualche offerta per restare qui.
Ma Kat non parla solo del rapporto con suo marito e del figlio che presto arriverà, bensì anche degli sforzi di separare il suo nome dall'associazione alla moglie di, visto il suo lavoro di conduttrice e volto televisivo (a breve sarà una concorrente della versione belga di Ballando con le Stelle:
Dries è un dio a Napoli, ma ormai anch’io ho la mia vita lì. I miei impegni, i miei amici. Conduco una battaglia quotidiana per non essere soltanto “la moglie Dries”. Molti nostri amici, a Napoli, sono ristoratori. Abbiamo fatto diverse iniziative per dare loro una mano, soprattutto durante il primo lockdown. Io, ad esempio, ho creato una guida di Napoli online per i turisti. Da quel momento quando entriamo nei ristoranti non lodano più Dries, ma me!