Paul McCartney mette la testa a posto: “Non fumo più marijuana, ora sono nonno”
Paul McCartney ha preso un'importante decisione. Ha smesso di fumare marijuana. Il cantante lo ha rivelato nel corso di un'intervista rilasciata al Daily Mirror. Ha spiegato che in realtà ha smesso di assumere cannabis "tanto tempo fa". Ma quale è stato il motivo scatenante che lo ha portato a scegliere di liberarsi di questa abitudine?
Semplice, l'ex Beatles temeva di poter essere un cattivo esempio per i suoi figli e nipoti. Insomma, ha messo da parte l'immagine del divo dalla vita sregolata per accostarsi sempre più al profilo del nonno perfetto. A giugno ha compiuto 73 anni. Oggi sente di avere una grande responsabilità nei confronti dei cinque figli e degli otto nipoti, che ovviamente guardano a lui come a un modello da seguire.
"Non lo faccio più. Perché? La verità è che non voglio essere un cattivo esempio per i miei figli e per i miei nipoti. Ormai è una cosa di famiglia".
In passato, l'artista ha avuto diversi problemi con la legge proprio per possesso di marijuana, come ad esempio nel 1972 in Svezia e nel 1984 alle Barbados.
"Allora ero solo un ragazzo che si divertiva e i bambini erano piccoli".
Ha trovato già dei degni sostituti della cannabis:
"Invece di farmi una canna mi bevo un bicchiere di vino rosso o un margarita. L'ultima volta che ho fumato è stato tanto tempo fa".
Secondo quanto riportato da NME, sarebbe stato Bob Dylan ad offrire il primo spinello a Paul McCartney nel 1964. Nel 1997, il cantante iniziò a battersi perché il governo britannico la dichiarasse legale al grido di:
"Le persone stanno fumando erba ovunque, renderli dei criminali è sbagliato".