Piero Angela sul Green pass nei ristoranti: “Ho dovuto urlare perché me lo controllassero”
Piero Angela chiede a gran voce il rispetto delle norme sul Green pass nelle attività commerciali. Non solo da parte del pubblico, ma anche dei gestori tenuti a controllare la certificazione verde ai clienti che accolgono nei loro locali. In un'intervista a Il Messaggero, il divulgatore scientifico ha raccontato di essere su tutte le furie dopo uno spiacevole episodio che ha vissuto personalmente, in un ristorante di Roma. Si sarebbe trovato costretto a rincorrere il gestore del locale che aveva preferito evitare di sottoporlo al controllo del suo Green pass.
Piero Angela: "Non possiamo lasciarci travolgere dalla quarta ondata"
Il conduttore tv sostiene che quello del Green pass sia un punto cruciale sul quale è importante soffermarsi, per far sì che il nostro paese non venga schiacciato dall'ennesima ondata di pandemia. "È sempre importante rispettare le regole, ma in questo momento ancora di più: non possiamo lasciarci travolgere dalla quarta ondata", ha chiarito Piero Angela nell'intervista rilasciata a Il Messaggero. "I gestori dei locali devono tutelare la salute dei loro clienti e se questo non avviene, sta a noi segnalarlo", continua il giornalista parecchio infastidito dall'episodio che lo ha coinvolto personalmente in un ristorante della Capitale. "Capisco l'irritazione, rispetto chi lavora in un locale e deve gestire situazioni a volte complesse, ma il controllore deve controllare, punto. Così rischiano di dover tirare di nuovo giù la serranda".
Salvare l'economia partendo dal Green pass
Piero Angela ribadisce che il rigido rispetto delle regole sul Green pass non è uno sforzo vano, ma l'unico modo per impedire alle attività di chiudere di nuovo. Un nodo fondamentale per salvaguardare l'economia del paese, già drammaticamente piegata dopo gli ultimi due anni di chiusure a singhiozzo. "Soprattutto nel periodo natalizio abbiamo bisogno che le nostre attività siano efficienti, che i turisti non abbiano paura a frequentarle, che le famiglie spendano in serenità durante il loro tempo libero", spiega il divulgatore scientifico. "Abbiamo già sofferto abbastanza, non mi pare il momento di subire di nuovo una crisi legata alla pandemia".