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Pippa Middleton come Diletta Leotta, hackerato lo smartphone: arrestato un uomo

Rubate 3000 foto dall’iCloud di Pippa Middleton, c’erano scatti privati con il fidanzato e immagini della Famiglia Reale e dei piccoli “principini”. Arrestato un uomo di 35 anni, aveva provato a vendere le foto al Sun e al Daily Mail.
A cura di G.D.
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Dopo Diletta Leotta anche Pippa Middleton finisce ostaggio di hacker esperti di furto di password sui servizi di file hosting. Nel caso della conduttrice della "Casa della Serie B" su Sky Calcio, è stato l'account Dropbox ad essere violato mentre per la sorella della moglie del futuro Re d'Inghilterra l'attacco è avvenuto su iCloud, il servizio hosting di Apple. Sono state più di 3000 le foto rubate, racconta il Guardian, che nella tarda serata di ieri ha anche diffuso la notizia dell'arresto di un uomo in relazione all'inchiesta aperta repentinamente da Scotland Yard.

L'uomo è stato arrestato nel Northamptonshire e, stando alle indiscrezioni, nei suoi dispositivi sarebbero state trovate le fotografie di Pippa, della Famiglia Reale e dei loro figli. Le intenzioni dell'uomo erano di vendere gli scatti al Sun e al Daily Mail. Le redazioni dei due giornali erano state già contattate dall'uomo che, utilizzando uno pseudonimo, aveva chiesto via Whatsapp 50mila sterline entro 48 ore.

"The Fappening", da Jennifer Lawrence a Diletta Leotta

Tra le 3000 fotografie rubate c'erano anche numerose immagini di Pippa in intimità con il fidanzato James Matthews ed il caso non può non far pensare al terremoto causato da "The Fappening", il più grande attacco informatico ai danni delle star dello spettacolo. Jennifer Lawrence, Kim Kardashian e tantissime altre del mondo dello spettacolo si sono ritrovate con le loro foto private diffuse ovunque. Anche Diletta Leotta è stata vittima di questo furto di password, un caso che l'ha vista coinvolta di recente e che l'ha vista sporgere denuncia:

Diletta ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto alle ragazze piu' giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato. Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perchè una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilita' di ritorno. E che la denuncia alla Polizia di Stato è la prima cosa da fare.

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