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Presunto video hard di Cristina Buccino sul web, ma la protagonista è la sorella

Cristina Buccino potrebbe essere diventata l’ultima vittima illustre di un hacker, come già accaduto a Diletta Leotta. Decine di insulti sono stati postati sul suo profilo Instagram per un presunto video hard che sta girando in rete e che le è stato imputato. La protagonista del filmato, però, è la sorella Mariateresa che ha già denunciato tutto.
A cura di Stefania Rocco
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Non si è ancora spento il clamore nato intorno al caso di Diletta Leotta, che già un’altra donna nota potrebbe essere diventata vittima di un hacker. Nelle ultime ore sono stati pubblicati sul profilo Instagram di Cristina Buccino decine di insulti postati da quanti la seguono. La si sta additando come la protagonista di un filmato a luci rosse che sta circolando sul web nelle ultime ore, video hard che è diventato virale su Whatsapp. Qualcosa del genere è già accaduto alla celebre giornalista Sky, cui sono state sottratte numerose foto hot finite in rete. In rete scrivono anche che la protagonista del filmato in questione sia una delle sorelle di Cristina.

In realtà la protagonista del filmato in questione è la sorella Maria Teresa, che ha già fatto sapere di aver sporto denuncia:

Sono sconvolta, sotto choc! Sono vittima di una cattiveria gratuita, ora mi trovo alla polizia postale dove ho sporto denuncia penale e sono partite le indagini per bloccarne la divulgazione.

#ph @claudianzalone 📷✔️

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Prima della Buccino, il caso delle foto hard di Diletta Leotta

La notizia del presunto video hot della Buccino arriva a pochi giorni dal caso Leotta, con la conduttrice Sky vittima di un attacco di hackeraggio e la pubblicazione illecita di alcune foto hot che la ritraggono nuda e in atteggiamenti intimi. La notizia delle foto di Diletta Leotta è stata capace di generare un tam tam di proporzioni enormi, propagatosi in poche ore su Twitter e WhatsApp, terminato poche ore dopo con l'ammissione da parte del volto della serie B di Sky della veridicità delle foto e la conseguente denuncia presso la Polizia Postale. Il caso mediatico aveva suscitato grande clamore la scorsa settimana, facendo discutere anche e soprattutto per il modo in cui il fenomeno, sviluppatosi in modo virale, si era ingigantito in maniera pressoché ingestibile.

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