Pupo litiga con un macellaio per la mascherina: “Tutti sceriffi, lo stavo mandando a fan**lo”
Abituarsi ai nuovi utensili della nostra quotidianità non deve essere facile per nessuno. Lo sa bene Pupo, che in un'intervista rilasciata al programma radiofonico Radio Radio Lo Sport ha raccontato una disavventura di questi ultimi giorni relativa alla lite per la mascherina con un macellaio. Mascherina, quella del cantante, a quanto pare inadatta secondo il commerciante, che glielo ha fatto notare, generando una discussione:
L’altro giorno in macelleria mi hanno fermato dicendomi ‘Guardi lei signor Pupo ha la mascherine messa male, così non può andare in giro’. Io la stavo mandando a fare in c**o ma poi mi sono fermato e ho risposto ‘Guardi, forse ha ragione ma mi hanno dato questa mascherina. Poi magari la cambio a casa’.
"Ma si può? – prosegue Pupo – Tutti sceriffi e inquisitori". Poi il cantante ha spiegato come in questo momento stia soffrendo, come tutti, la privazione di libertà personale e l'impossibilità di muoversi e comportarsi come poteva fare fino a poche settimane fa: "Faccio fatica ad accettarlo perché sono abituato ad andare sempre in giro". E inoltre Pupo sottolinea un altro effetto possibile di questo isolamento forzato, ovvero che le nostre abitudini cambino in maniera sì radicale da costringerci ad una riabilitazione di normalità quando e se sarà possibile tornare esattamente al mondo che era prima: «
Dovranno farci lo stesso lavaggio del cervello che ci stanno facendo dicendoci ‘Lavate le mani, state a distanza, non baciatevi, non abbracciatevi, mettete le mascherine e i guanti’. Lo stesso lavaggio del cervello dovranno farlo dicendo abbracciatevi di nuovo, baciatevi, stringetevi la mano. La gente difficilmente tornerà in tempi brevi a fare le cose che faceva prima.
Proprio quest'anno Pupo festeggia il quarantennale di Su di noi, ricorrenza che aveva deciso di celebrare con una serie di concerti in tutto il mondo. Tour evidentemente compromesso dall'effetto coronavirus.