Raimondo Vianello è morto: lutto per la tv italiana
Ha fatto la storia della tv italiana insieme all'adorata moglie Sandra Mondaini. L'attore e conduttore Raimondo Vianello si è spento questa mattina a Milano alla veneranda età di 87 anni (ne avrebbe compiuti 88 il 7 maggio).
Vianello ha cominciato la sua lunghissima carriera con il teatro di rivista e, finita la guerra (durante la quale finì nel campo di concentramento di Coltano), cominciò a recitare per il grande schermo. Passò poi alla televisione, che gli diede popolarità grazie a programmi quali Un due tre (nel quale era affiancato da Ugo Tognazzi), Sai che ti dico e Tante Scuse.
Grandi e piccini però se lo ricordano soprattutto per la serie Casa Vianello (1988-2007), nella quale l'attore era affiancato dalla moglie Sandra.
Vianello è salito anche sul prestigioso palco dell'Ariston per condurre il Festival di Sanremo del 1998, ma è conosciuto anche e soprattutto per la sua più grande passione: lo sport. Indimenticabile la sua conduzione divertente e scanzonata di Pressing dal 1991 al 1999.
Paolo Bonolis lo ricorda con queste parole: "Mi dispiace profondamente è una persona che ha vissuto tanto e che ha dato tanto a chi lo ha seguito. Muore con lui un'intera generazione. La generazione di Corrado, di Tognazzi e appunto di Vianello. Una delle persone che ha sicuramente ispirato parte del mio comportamento, senza dubbio. Lui aveva questa sorta di comicità slow e molto inglese che mi ha sempre affascinato".
Con Raimondo scompare un pezzo di storia della televisione italiana. Ciao Raimondo.
Simona Redana