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Renato Zero: il segreto amore è Lucy Morante

Nel nuovo album Renato Zero si chiama Segreto Amore. E’ una raccolta contenente un inedito dedicato alla sua compagna storica Lucy Morante, conosciuta negli anni 70.
A cura di stefano brosca
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LucyMoranteRenatoZero

Ha da poco compiuto 60 anni come Carlo Verdone il cantante Renato Zero e ha festeggiato con sei concerti a Roma accompagnato da i suoi più grandi amici e come sempre con un seguito straordinario di pubblico, i cosiddetti sorcini che non lo hanno mai abbandonato, nemmeno nei momenti più bui. Il cantautore romano ha alle spalle 40 anni di carriera costellati di successi ma anche di insistenti gossip riguardo la sua sessualità, voci mai smentite ne confermate da Renato che ha sempre sorvolato sulla questione ritenendola di poco conto e piuttosto morbosa. A celebrazione dei 40 anni di carriera e i 60 di vita è uscito un nuovo best intitolato Segreto Amore, e Renato spiega i motivi che stanno alla base di questa scelta.

Il segreto amore è Lucy Morante, la sua compagna storica conosciuta negli anni 70 e rimasta sempre nel cuore del cantante. Renato ha dichiarato: “Se devo pensarmi negli anni a venire, mi penso al fianco di una donna. La donna è il rifugio. Ho perso da poco mia mamma, che per me è sempre stata un modello di femminilità. C’è la femmina inebriante, ma c’è prima ancora la donna che ti sta vicino, che ti è madre, sorella, amica. La donna fa meno paura dell’uomo, è più rassicurante, si apre senza bisogno di carte di credito o passepartout. L’uomo è più ermetico, è conquista, possesso, competizione, disponibilità senza limiti. Essere uomini è un impegno massacrante. La donna è meno aggressiva, anche perché con la sua forza tranquilla ha saputo raggiungere la parità e anche ruoli di comando. Non ho mai cercato donne-tigri, ferine, ma donne serene, spiritose”. E proprio a Lucy è dedicata Bentornato Amore uno degli inediti della raccolta : “Non avrei neppure bisogno di dirle bentornata, perché con Lucy non ho mai davvero rotto. E’ sempre stata parte della mia vita: l’esperienza più bella. E quando non rompi, non hai bisogno di ricucire. Semplicemente, ti ritrovi, e ti riconosci. La vita è dispettosa, ti porta in giro, ti suscita nuove voglie; ma alla fine ritorni al punto di partenza. Il libertinaggio non ti interessa più. Capisci che anche i difetti della donna amata erano belli, ti accorgi di amare pure quelli, e accetti di tornare da loro”. Quindi Renato ammette parzialmente di aver avuto esperienze molteplici, ma che adesso non rifarebbe. Renato ritorna sul suo passato “Non mi sono mai lasciato appiccicare un’etichetta, non credo che l’amore possa essere ridotto a una definizione. L’amore è miscellanea; oggi invece viene relegato, perquisito, indagato con morbosità, chiuso in un’anagrafe coatta. Maschi, femmine: è un gioco pericolosissimo; niente di scandaloso, all’occasione, nello scegliere entrambe le opzioni; difendo il diritto di tutti a un’assoluta libertà”.

Renato Zero è un grande artista che ha stretto un rapporto quasi confidenziale con il suo pubblico. I suoi testi e la sua musica spesso raccontano della solitudine e della frustrazione di chi non si sente adatto a questo mondo, di chi vorrebbe un mondo senza pregiudizi e classificazioni dove tutti possono esprimersi liberamente. Renato con la sua immagine provocatoria ed eccessiva è stato l’icona del movimento di librazione sessuale ma non solo i gay lo amano, le sue stupende canzoni sono ormai dei classici della musica italiana come Il Carrozzone, Il Triangolo e I migliori anni della nostra vita.

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