Ricky Martin si confessa: gay, padre per sempre e marito mai
Ricky Martin torna a parlare di sè. L'occasione è l'intervista rilasciata al settimanale Vanity Fair. Il cantante ripercorre con la memoria il suo passato e le difficoltà vissute prima dell'outing sul suo sito ufficiale. A 37 anni, dopo la nascita dei gemelli, l'artista decise di cambiare radicalmente la sua vita o meglio l'apparenza della sua vita, dichiarando ai suoi sostenitori e al mondo intero i segreti che, fino a quel momento, aveva preferito non spifferare ai quattro venti. Ovviamente per i suoi fan non fu un problema ma lui ebbe la forza e il coraggio di combattere i suoi dubbi:
Conosco molti gay e lesbiche che sono passati attraverso le mie stesse esperienze e che hanno avuto gli stessi dubbi. Un po’ alla volta cresci, leggi, parli con la gente, finché un giorno ti guardi nello specchio e ti fai una domanda: “Chi sei, che cosa vuoi davvero? Che cos’è per te la felicità?”. Io mi sono risposto: “Orgoglio, autostima, dignità, accettazione: è questo che voglio”. Io sono fortunato di averlo scoperto entro i trent’anni.
Quando hai figli, ogni decisione è per il loro benessere. “A che ora partiamo per la prossima tappa? A che ora facciamo il sound check?”. Le risposte possibili sono solo due: “Prima del riposino” e “Dopo il riposino”. Mia madre viene con noi: è un grande aiuto. E questo è solo l’inizio. Voglio altri figli. Mi verrebbe da dire cinque, ma devo essere responsabile e aspettare di capire che cosa sia meglio per tutti. Magari tre è il numero perfetto, e forse la prossima volta si tratterà di un’adozione.
Ricky però non è solo un papà al settimo cielo ma anche un uomo innamorato. Il fortunato prescelto è Carlos, un banchiere, con cui ha intrecciato un'intensa relazione d'amore che dura ormai da tre anni. Ed è proprio quest'ultimo argomento che il cantante decide di affrontare al termine dell'intervista per Vanity Fair. Nonostante la liaison i piccoli Matteo e Valentino hanno un solo padre, mentre Carlos è semplicemente Carlos:
Io sono il papà e lui è semplicemente Carlos. A casa nostra non ci sono due padri, ma questo non vuol dire che non siamo una famiglia. Proprio questo voglio insegnare ai miei figli: che ognuno è diverso, e che bisogna accettare se stessi e gli altri nella rispettiva unicità. Se un giorno avessi il diritto di sposarmi, forse cambierei idea. Alla fine vuoi uomini, gay o etero, siete tutti uguali, tutti allergici al matrimonio. E, forse, ha ragione