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Rihanna pretende 5 milioni da Topshop, sfruttano il suo viso

Topshop ha prodotto una linea di t-shirt caratterizzate dal viso di Rihanna, pagando i diritti d’immagine solo al fotografo che ha scattato la foto, come previsto in Gran Bretagna. Ma Rihanna non ci sta, si sente sfruttata e chiede 5 milioni di dollari.
A cura di Daniela Seclì
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Se c’è una cosa che la bellissima cantante Rihanna non sopporta è che si usi la sua immagine senza il suo consenso. Il colosso britannico Topshop lo sta scoprendo a sue spese, peraltro salatissime. Andiamo per ordine. La casa di abbigliamento ha prodotto una linea di t-shirt con impresso il viso di Rihanna. Quando la cantante ha sollevato il problema dello sfruttamento della sua immagine, hanno avuto inizio 8 mesi di trattative che non hanno portato ad alcun risultato.

La catena di abbigliamento, pensava di risolvere la questione offrendo dei soldi. La somma di denaro proposta era irrisoria, a maggior ragione per un’artista con il conto in banca di Rihanna. Per la precisione, le è stata offerta una cifra pari a 5000 dollari. Inutile dire che la cantante ha rifiutato. Topshop non ha manifestato l’intenzione di ritirare quella linea di magliette, come una fonte ha riferito al New York Post:

"Il management di Rihanna ha chiesto diverse volte a Topshop di smettere di vendere la sua immagine e si è sentito rispondere “Facciamo quello che vogliamo”. La cosa più offensiva per Rihanna è che loro hanno fondamentalmente risposto ‘Vai all'inferno, non ci interessa, continueremo a venderti'. Le hanno offerto 5000 dollari e le hanno detto che a loro non importa"

Già la sua vita sentimentale era quella che era, dopo che Chris Brown l’ha lasciata improvvisamente, Rihanna non poteva tollerare anche questo affronto. Ha così, investito un milione di dollari in un team di avvocati, rivolgendosi allo studio legale Reed Smith, che ora cercherà di far valere le ragioni della cantante, facendole ottenere la cifra richiesta di 5 milioni di dollari. Topshop sarebbe tutelata perché la vendita di quelle magliette riguarda solo il Regno Unito, dove i diritti d’immagine sono di proprietà del fotografo che ha scattato la foto impressa sui capi e che è stato regolarmente pagato. Ovviamente non hanno intenzione di vendere le stesse t-shirt negli Stati Uniti dove la legge è diversa e incorrerebbero in guai legali. La fonte poi aggiunge:

"Anche se le leggi britanniche non proteggono l'artista, Rihanna ha deciso di andare avanti e citare Topshop. Dice che è questione di principio e vuole farne una dichiarazione d'intenti. Stanno avvantaggiandosi a spese degli artisti. È solo sfruttamento. Quello che stanno facendo è sbagliato"

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