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Rita Dalla Chiesa, messaggio alla figlia nel primo compleanno da vedova: “Orgogliosa di te”

La conduttrice utilizza Twitter per rivolgere pubblicamente un messaggio sentito e affettuoso alla figlia Giulia Cirese, che pochi mesi fa ha perso il marito Massimo Santoro, autore televisivo scomparso improvvisamente: “Sei una grande donna e una grande mamma”.
A cura di Andrea Parrella
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Rita Dalla Chiesa rivolge un messaggio molto sentito alla figlia, Giulia Cirese, che nei giorni scorsi ha festeggiato il primo compleanno da vedova, dopo la scomparsa del marito Massimo Santoro, autore televisivo scomparso a novembre del 2017, quando aveva soli 52 anni. Questo il messaggio della conduttrice:

29 giugno. Sei nata tu, amore mio grandissimo. Quanta forza, che hai. Quanto amore, nel tuo sguardo. Quante assenze, oggi, intorno a te. Troppe. Ma quanto coraggio nella tua vita, ogni giorno. E quanto bene nel cuore del tuo “cacciatore di stelle”. Max ti ha lasciato lui, per proteggerti. Ti amo tanto, Giulia mia.

La Dalla Chiesa ha pubblicato il suo messaggio associato a una bella foto della figlia, aggiungendo poi su Instagram ulteriori parole per spiegare il contesto emotivo complesso con cui Giulia Cirese ha affrontato questa ricorrenza: "Un compleanno pieno di assenze… ma un compleanno d’amore forte, profondo, che parte dal cuore di Lorenzo. E dal mio. Che sono così’ orgogliosa di te, Giulia mia, della grande donna e della grande mamma che sei. Della fatica che cerchi di cancellare, ogni giorno, con il tuo bellissimo sorriso. Ti amo".

Santoro aveva conosciuto Giulia Cirese a Uno Mattina, programma di cui era appunto un autore. Da lei aveva avuto il figlio Lorenzo, che oggi ha 9 anni. Oltre ad essere stata proprio lei a dare notizia della scomparsa di Santoro, Rita Dalla Chiesa aveva già commentato questo improvviso choc familiare, nel corso di un'intervista televisiva: "È stato terribile, perché Massimo aveva tanti progetti. Mia figlia Giulia è una donna molto forte e mi rende orgogliosa. È vissuta per cinque anni affianco a Massimo, nel corso della lunga malattia, senza dire nulla, rispettando il volere di suo marito. Massimo era un cacciatore di stelle".

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