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Rita Rusic: “Cecchi Gori disse a nostra figlia: ‘Voglio vedere morti te, tua madre e tuo fratello'”

Rita Rusic racconta il divorzio burrascoso da Vittorio Cecchi Gori, aggiungendo un aneddoto che chiarisce quale fosse la natura del loro rapporto dopo la separazione: “A Vittoria arrivò a dire: non sono morto, per vedere morta te, tua madre e tuo fratello”.
A cura di Stefania Rocco
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Sono stati anni difficili quelli che hanno determinato il divorzio tra Rita Rusic e Vittorio Cecchi Gori. Quanto accadde tra loro all’epoca provocò una frattura insanabile nel loro rapporto, la stessa che si intravedere tra le righe dell’intervista che l’ex attrice rilasci al Corriere della Sera. Difficile da credere, ma pare che prima di diventare una modella e un’attrice, Rita desiderasse fare la pediatra:

Volevo fare la pediatra. Ero iscritta a Medicina alla Statale di Milano, ma per mantenermi agli studi, avevo bisogno di guadagnare: la mia era una famiglia semplice, con pochi mezzi. Io sono stata una bambina povera, profuga jugoslava…Quando siamo arrivati in Italia, ho vissuto per tre anni con i miei in un campo recintato dal filo spinato. Poi in collegio per altri otto anni, più che collegio una specie di istituto militare, durissimo… Quando qualche signora bene mi chiedeva "di dove sei?", e io rispondevo jugoslava, mi sentivo dire: ah, la mia donna di servizio è jugoslava. Questa è stata la mia infanzia. E questa durezza mi ha forgiato, mi ha fatto capire che dovevo eccellere per essere accettata, dovevo dare di più, combattere.

L’incontro con Cecchi Gori, che le avrebbe cambiato la vita, arrivò per caso quando Rita, che lavorava anche come modella, fu notata e scelta per un film con Adriano Celentano:

All' epoca facevo tanti lavori, anche la modella. Andavo a mangiare sempre nello stesso ristorante milanese, da sola, frequentato dal segretario di Celentano, che mi aveva notato: cercava una come me per il film "Asso" di cui era protagonista il cantante con Edwige Fenech. Non pensavo di fare cinema, ma perché no? Cominciò subito a corteggiarmi ma viveva ancora con mamma e papà: dovevo insospettirmi subito. Come mai un uomo adulto non sente l' esigenza di stare per conto suo, magari di sposarsi, e sta con i genitori?

Quando le si fa notare che anche sulla natura genuina del suo interesse sarebbero potuti sorgere dei dubbi (la Rusic era giovane e bellissima, Cecchi Gori già un adulto), replica lesta:

Certo, capisco. Ma mettetevi nei miei panni: lui rappresentava quel mondo dei sogni dove tutto può avvenire. Inoltre era spiritoso, simpatico, molto dolce. Vittorio aveva delle doti, un imprenditore capace di creare un impero, che ha distrutto.

Il loro rapporto divenne stabile, al punto da parlare di matrimonio, quando Rita restò incinta e Vittorio le chiese di sposarlo:

Non era programmato. Io rimasi incinta, ero disperata e, quando glielo dissi, piangevo a dirotto. Lui fu contento e mi disse dov' è il problema? Ci sposiamo! Ci sposammo, ma persi quel bambino. Siamo stati realmente insieme 18 anni e mezzo. Ho chiesto io la separazione.

Dal legame con Vittorio nacquero due figli: Vittoria e Mario. Ha per protagonista proprio la loro primogenita l’aneddoto agghiacciante che la Rusic racconta:

Nelle coppie le rotture avvengono perché uno dei due non crede più in quel progetto. Vittorio ha scelto i suoi vizi a discapito della sua famiglia, del suo lavoro. Un crollo verticale il suo, si è giocato tutto, soprattutto gli affetti dei figli. Certi vizi ti dominano e non li domini più: io, moglie e madre, ho cercato di aiutarlo a uscirne, ma non c' era più niente da recuperare. Eravamo tutti a pezzi. Ho voluto essergli vicina, era il padre dei miei figli. Andavo a trovarlo a Regina Coeli, gli sono stata accanto anche quando subì un intervento, non volevo abbandonarlo. E lui, per tutta risposta, quando uscì dal carcere ringraziò Valeria Marini! Disse che dietro le sbarre gli erano mancati i cani! A Vittoria arrivò a dire: non sono morto, per vedere morta te, tua madre e tuo fratello.

Al di là del divorzio che si dice milionario e della battaglia legale tra i due, la donna fa presente di non percepire alcun assegno da parte del suo ex, nemmeno per i loro figli. Ha intenzione, però, di togliersi l’ultimo sassolino dalla scarpa raccontando una vicenda che vede coinvolto anche Leonardo Pieraccioni:

Nessuno mi è stato solidale. Avevo confuso i rapporti di lavoro per vero affetto, ma non era così. Leonardo Pieraccioni, per esempio, quando il mio ex marito gli intimò di chiudere i rapporti con me, non si è ribellato, ma ha detto ok, con Rita non ci parlo più. Anche altri si sono comportati da vigliacchi, mi contattavano di nascosto. Insomma mi ha fatto il vuoto intorno: era un uomo di potere, persino senatore della Repubblica… bella roba.

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