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Rivoluzione al Grande Fratello, i ragazzi guarderanno la Champions League

Esultano soprattutto gli uomini, che potranno vedere la partita Bayern Leverkusen-Roma in diretta. Mediaset si autosponsorizza l’esclusiva della Champions League, ma il Grande Fratello perde un altro pezzettino di magia, visto che fino ad oggi, salvo rari casi, l’isolamento degli abitanti della casa rispetto alla realtà esterna era sempre stato una regola inviolata.
A cura di Andrea Parrella
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Sono lontani i tempi in cui l'isolamento rispetto al mondo esterno era il criterio imprescindibile cui gli abitanti della casa del Grande Fratello dovevano sottostare. Nella quarta puntata del Grande Fratello Alessia Marcuzzi ha infatti annunciato ai concorrenti che potranno seguire la partita Bayern Leverkusen-Roma, valida per la Champions League, in diretta, generando una gioiosa reazion, specie tra i concorrenti maschi. Scelta non casuale, trattandosi di uno strappo alla regola ispirato esclusivamente da convenienza aziendale visto che, se qualcuno non se fosse ancora accorto dopo mesi di bombardamento pubblicitario, il Biscione deterrà i diritti di trasmissione esclusiva della principale competizione continentale per club per i prossimi tre anni.

A rifletterci bene si tratta tuttavia di un ulteriore segnale che forse evidenzia la crisi del Grande Fratello (ascolti ma non solo) e contribuisce a svuotarlo di quella particolare atmosfera che l'aveva caratterizzato da sempre, a dispetto di una costante decrescita dell'autenticità dei concorrenti. Durante la prima edizione, quella dell'isolamento era una regola così rigida che i programmi televisivi, cavalcando il fenomeno, tentavano di tutto pur mettersi in contatto con i ragazzi della casa (Paolantoni, a Quelli che il calcio, salì su una mongolfiera per farsi vedere, mentre Striscia La Notizia inviò dei messaggi con un mini elicottero telcomandato). L'inviolabilità è sempre parsa uno dei fatti più interessanti, specie se si pensa che i ragazzi delle prime edizioni spesso non ricordavano più che giorno fosse, tanto erano alienati da quanto accadesse all'esterno.

Guerra in Iraq e Le Iene, i precedenti "strappi alla regola"

Sempre il calcio fu protagonista di un'altra deroga, durante la seconda edizione del 2001, quando ai ragazzi vennero mostrate delle partite del campionato di calcio di Serie A. Tuttavia in quel caso di trattava di registrazioni e dunque, vedere i ragazzi emozionarsi per quanto il pubblico conoscesse già, consisteva comunque in qualcosa che tendeva a preservare quel distacco dalla realtà che i concorrenti dovevano percepire. Infine, più drammatico fu l'annuncio, doveroso, della comunicazione dell'entrata in guerra dell'Italia in Iraq. Conflitto contro il quale si schierò una sostanziosa fetta pacifista del paese, al punto che il Trio Medusa, allora a Le Iene, decise di lanciare in casa la simbolica bandiera della pace per dare un segnale forte e contrario a una scelta politica sulla quale la decisione degli Stati Uniti guidati da George W. Bush ebbe un'influenza fondamentale.

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