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Rocco Siffredi: “Viva le donne brutte perché apprezzano di più”

Il pornoattore, reduce dal successo della sua ospitata a Sanremo con Elio e le storie tese, si confessa in una lunga intervista a Vanity Fair: “Le donne belle sembra quasi ti facciano un favore. Meglio le brutte!”.
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Il pornoattore, reduce dal successo della sua ospitata a Sanremo con Elio e le storie tese, si confessa in una lunga intervista a Vanity Fair: "Le donne belle sembra quasi ti facciano un favore. Meglio le brutte!".

Rocco Siffredi ama le donne brutte. Le dichiarazioni del pornoattore a Vanity Fair sono inequivocabili, perché "le donne belle sembra quasi che ti facciano un favore". Se a dirlo è il più grande amatore d'Italia, fine conoscitore del gentil sesso (è stato con più di 4400 donne), allora c'è da fidarsi. E così da Budapest, suo quartier generale, dove vive con sua moglie Rosa, 39 anni ed ex attrice porno, ed i suoi figli Lorenzo e Leonardo, 16 e 13 anni, il "toro abruzzese" si confessa:

Le donne belle a volte sembra quasi ti stiano facendo un favore. Preferisco le donne più normali, anche brutte: mi piace la sincerità nei loro occhi, e apprezzano di più

A Sanremo show con Elio. Apprezzato al Festival per aver duettato in Un bacio piccolissimo con Elio e le storie tese nel corso della serata del giovedì, quella dedicata a Sanremo Story, Rocco si è anche esibito in un'intensa prova di recitazione con Questo amore di Jacques Prévert. Nella lunga intervista c'è spazio anche per un ricordo a Moana Pozzi:

Moana era la migliore, non ne avremo un'altra. L'ho vista un mese prima che morisse, in un ristorante. Occhiali neri, pelle e ossa. Quando è uscita mi ha fatto ciao con la mano. Poi il proprietario del ristorante mi ha detto: "Avrebbe voluto abbracciarti ma non si reggeva in piedi. Le dispiace che tu l'abbia vista così".

Poi la parentesi sulla sua crisi esistenziale di alcuni anni fa, quando disse basta al porno, rendendosi conto però di non poterne più fare a meno:

Avevo pensato di fermarmi perché i miei figli erano piccoli, non volevo che il mio lavoro fosse un problema per loro durante l'adolescenza. Invece a 42 anni andavo a mignotte tutti i giorni, ero come un tossico, avevo bisogno di carne. Poi tornavo a casa, trovavo una famiglia bellissima, mi guardavo allo specchio e mi chiedevo: perché sono così merda? Così ho confessato tutto a mia moglie e abbiamo iniziato a parlarne, e questo ci ha unito. Le ho raccontato che non mi riconoscevo più nel Rocco che di colpo era diventato il bravo ragazzo. Non volevo un'amante, avevo solo bisogno di sfogarmi.

Ma se Rocco avesse un erede tra i suoi figli? L'autore di XXX Fucktor non mette paletti, ma chiarisce che se lo facessero solo per emulare le "gesta" del padre, farebbero uno sbaglio. E se recitassero dei film gay? Anche in questo caso, il buon Rocco, non lascia spazio a voli pindarici: "Non ci troverei nulla di strano, che differenza c'è tra prenderlo e darlo?".

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