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Romina Carrisi si confessa: “In America ho fatto la cameriera in uno strip club”

La figlia di Al Bano e Romina Power racconta a ‘Diva e donna’ la sua vita negli Stati Uniti tra momenti di depressione e lavori bizzarri, compreso quello in un nightclub: “Servivo ai tavoli tra le spogliarelliste e, una sera, è entrato Quentin Tarantino”.
A cura di Valeria Morini
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Bellissima come la mamma, Romina Carrisi è la figlia nata nel 1987 da Al Bano e Romina Power, una delle coppie più celebri della storia musicale italiana, che di recente è tornata a cantare insieme dopo anni di separazione.

Romina Jr. vive negli Stati Uniti, patria d'origine della mamma (che è figlia dei celebri attori Tyrone Power e Linda Christian) e qui si sta costruendo una carriera nel mondo dello spettacolo, come attrice e modella. Fin da giovanissima, ha sentito il bisogno di allontanarsi dall'ingombrante eredità paterna, ma, come ha confessato in un'intervista a "Diva e donna", non è stato tutto e rose e fiori. La più giovane figlia degli ex coniugi Carrisi ha dovuto affrontare periodi di depressione e fare i lavori più diversi per sbarcare il lunario, compreso quello di camieriera in un locale di spogliarelli:

Vivo sola e a Los Angeles ho imparato la vita vera, anche facendo lavori che qui non avrei mai potuto fare. Come la cameriera in un night club: per cinque mesi ho servito ai tavoli in un locale di spogliarelliste dove un giorno è entrato anche Quentin Tarantino. Ma non mi sono presentata, purtroppo non era il mio turno. Poi all'improvviso, da un giorno all'altro, ho detto ‘basta': era troppo per me vedere quel tipo di vita, le stesse persone ogni notte. Il buio non mi ispirava più: avevo bisogno di luce.

Dopo un periodo difficile, la sorella di Yari, Crystel e Ylenia (sulla cui scomparsa nel 1994, avventa esattamente vent'anni fa,l'inchiesta è stata ora definitivamente chiusa), ha finalmente trovato se stessa:

Ho lavorato come assistente personale per un imprenditore milionario poi ho deciso di seguire le mie passioni e per due anni ho frequentato una scuola di recitazione. Mi hanno insegnato la disciplina e a essere viva, perché ero un po' anche morta dentro. Ero depressa, sono stata anche in terapia. C'era qualcosa di disturbato dentro di me, dovevo curarlo: non ero me stessa e lo sapevo. Ma poi, a Los Angeles, ho imparato a sorridere.

Il rapporto con la madre è sempre stato molto forte:

Mi è stata vicina in questo periodo in cui mi sono voluta allontanare da tutti, ma sono convinta che stando da sola ottieni più prospettiva. Ora però sono fidanzata e davvero felice.

Niente ritorno in Italia, quindi?

Mi mancava la concretezza della realtà e a volte mi sentivo il dito puntato contro per il mio cognome. In Italia è sempre stato tutto molto ovattato per me, ma non stavo bene. D'altra parte voglio fare tutto da sola e credo ancora nella meritocrazia.

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