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Rossella Brescia: “Tutta la vita a studiare e poi parlano di Belén Rodriguez”

Ospite della trasmissione “Reputescion” di La3, Rossella Brescia è tornata a parlare della sua assenza al matrimonio della showgirl argentina.
A cura di Daniela Seclì
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Ospite del programma "Reputescion" su La3, Rossella Brescia è tornata a parlare del matrimonio di Belén. In quell'occasione si sollevarono diversi rumors riguardo alla sua assenza durante la cerimonia. Replicando ad un tweet della nostra redazione, spiegò che quel giorno era impegnata in un evento a Padova. Nel corso della trasmissione, però, ha spiegato:

“Io ho sempre scherzato su Belen, sia nel mio programma in radio che a Colorado, perché è una ragazza bellissima. Mi ha semplicemente fatto sorridere la partecipazione. In un certo senso è stato Stefano De Martino a invitarmi, visto che ci conosciamo da Amici e abbiamo lavorato insieme. Quindi altro che consorte! Al matrimonio non sarei andata comunque, perché ero impegnata a Padova a ritirare il Premio per Donne Eccellenti 2013″

Rivela, poi, che non le ha fatto piacere essere sostituita dalla showgirl argentina alla conduzione del programma Colorado:

“Ma io le auguro tutto il bene del mondo, assolutamente. Certo, non è che ti fa piacere che uno ti sostituisce. Però le ho mandato anche dei fiori per la prima di Colorado. Questo, Belén, non l’hai detto”

Nel momento in cui il suo "reputometro" in rete, dimostra che negli ultimi tempi è nota principalmente per quella velata polemica legata al matrimonio di Belén, la Brescia dichiara:

“Capisci? Tutta una vita a studiare accademia, senza una lira a Roma, e poi parlano di Belen. E’ questa la tristezza”

La ballerina racconta anche come è giunta a fare un calendario sexy e di quanto se ne sia pentita nel tempo:

“Ero stata inseguita per sei mesi dall’allora Direttore di Max, Giuseppe Di Piazza. Mi aveva corteggiata in tutti i modi. Facciamolo con qualunque fotografo ti piaccia, diceva. Avevo saputo che il fotografo Fabrizio Ferri era il compagno di Alessandra Ferri, la mia musa ispiratrice della danza. Ho fatto il calendario per conoscerla. Il mio errore è stato fare un calendario, perché se fai un libro con foto di nudo artistico è un’altra cosa. L’idea di un calendario è quella che ti marchia per sempre. Adesso non lo rifarei mai più”

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