“Rubavano foto dei vip per rivenderle, a processo Selvaggia Lucarelli e Soncini”
UPDATE 28/05/2015 ORE 18.50 – Le agenzie hanno battuto questa replica degli avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago: In merito all'inchiesta a carico di Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Gianluca Neri, nata da un esposto firmato da Elisabetta Canalis, i legali di quest'ultima, gli avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago, spiegano che "la signora Canalis e' stata informata della diffusione non autorizzata e della probabile offerta in vendita a una rivista di settore di alcune fotografie scattate in luoghi privati e mai autorizzate". "La signora Canalis – si legge ancora nel comunicato – si e' pertanto rivolta alle autorita' per tutelare la propria riservatezza. Il processo per i reati di accesso abusivo a sistema informatico, violazione di corrispondenza e trattamento illecito di dati iniziera' il 19 di giugno ed in quella sede verranno accertate le responsabilita' degli autori delle condotte denunciate.
UPDATE 28/05/2015 ORE 12:30 – Selvaggia Lucarelli è intervenuta sul suo profilo Facebook per dare la sua versione dei fatti. La blogger ha dichiarato: "Non sono capace neanche di fare un aggiornamento al computer, chi mi conosce lo sa, figuriamoci se potrei mai essere un hacker".
Anche Gianluca Neri ha ricostruito la dinamica della vicenda sul sito "Macchianera". Per raccontare i fatti si è servito di nomi fittizi.
Manuela D'Alessandro da anni segue la cronaca giudiziaria del Palazzo di Giustizia di Milano per l'agenzia di stampa Agi. È lei a firmare l'articolo sul blog Giustiziami, con il quale svela dove avrebbero recuperato le pillole di gossip più esclusive, Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Gianluca Neri alias Macchianera. In particolare, si fa riferimento al periodo che va dal 2010 al 2011. Sul sito si legge:
"Dove andavano a raccogliere le chicche più squisite del gossip, tra il 2010 e il 2011, le blog star italiane Selvaggia Lucarelli, Guia Soncini e Gianluca Neri alias Macchianera? In un nascondiglio molto fecondo e troppo segreto, almeno per la legge: la memoria dei telefonini che anche per i vip dovrebbe restare un fortino inespugnabile".
Manuela D'Alessandro, poi, spiega che i tre sarebbero riusciti ad accedere alla casella di posta elettronica dei vip, indovinando la domanda segreta o password troppo banali:
"Stando al decreto di citazione firmato dal pm di Milano Grazia Colacicco che li ha mandati a processo, i tre giornalisti e blogger riuscivano a intrufolarsi nell’intimità dei vip ottenendo “fraudolentemente” codici e password, operazioni facilitate da domande segrete a basso livello di protezione per il recupero delle parole chiave (in un caso: “Come si chiama il tuo animale domestico?”)."
Secondo quanto raccontato, il cuore dell'inchiesta sarebbe rappresentato da 191 fotografie scattate durante la festa realizzata nella lussuosa Villa Oleandra di George Clooney, per il trentaduesimo compleanno dell'allora fidanzata Elisabetta Canalis:
"Gli imputati entrano in possesso delle immagini tentando di venderle a un noto settimanale al prezzo di 120mila euro ma non riescono a chiudere l’affare perché qualcuno avvisa l’allora fidanzata del divo che sporge denuncia al commissariato Garibaldi / Venezia di Milano".
Nel processo davanti al giudice Stefano Corbetta dell’XI sezione penale, oltre alla già citata Elisabetta Canalis, saranno presenti anche altri volti noti. Ecco cosa è riportato nel capo d'imputazione visionato da Giustiziami:
“Al fine di procurare a sé o a altri un profitto consistente nella vendita di fotografie e di informazioni o conversazioni personali di cui erano venuti a conoscenza o comunque al fine di arrecare danno a Elisabetta Canalis e alle persone di seguito indicate, si procuravano, rispondendo alla domanda segreta per la password, i codici di accesso dell’indirizzo di posta elettronica di Federica Fontana, Mara Povoleri (Mara Venier, ndr), Sandra Bullock, Scarlett Johansson e altri”.
In merito al profilo di Federica Fontana, inoltre, si legge che gli imputati:
“lo monitoravano, ottenendo così indebite informazioni a loro non dirette, tra le quali l’indirizzo web, il nome utente e la password di accesso alla galleria fotografica che conteneva immagini della festa privata per il compleanno di Elisabetta Canalis”. In seguito Lucarelli, Neri e Soncini, sempre stando alle accuse, “fraudolentemente intercettavano comunicazioni relative a un sistema informatico o telematico e ne rivelavano in parte il contenuto. In particolare, avendo fraudolentemente ottenuto gli accessi a vari account di posta elettronica, ne monitoravano la posta in entrata utilizzando un apposito account di posta elettronica come collettore unico di tutta la corrispondenza intercettata”.
Infine, Manuela D'Alessandro ha spiegato che le accuse sarebbero di "concorso in intercettazione abusiva, accesso abusivo a sistema informatico, violazione della privacy, tutti reati aggravati dall’aver tentato di lucrarci". Il 19 giugno inizierà il processo.