Sabrina Paravicini di ‘Un medico in famiglia’: “Ho il cancro, insultata per aver fatto la chemio”
Sabrina Paravicini è rimasta nel cuore dei tantissimi spettatori che sono cresciuti con la serie ‘Un medico in famiglia‘. L'attrice, infatti, interpretava l'affascinante infermiera Jessica Bozzi, confidente del protagonista Lele Martini (interpretato da Giulio Scarpati). Lo scorso anno Sabrina Paravicini spiegò di aver messo da parte la carriera per stare vicino al figlio Nino che ha la Sindrome di Asperger. A dicembre 2018, però, la quarantottenne si è vista costretta a intraprendere un'altra coraggiosa quanto dolorosa battaglia. Ha scoperto di avere il cancro.
La scoperta del cancro
Sui social, Sabrina Paravicini ha spiegato come ha scoperto di avere il cancro. All'inizio avvertiva un forte dolore al seno ma gli esami non rilevarono nulla di sospetto: "Se non una cisti che tenevo sotto controllo da 30 anni e che era passata da 5 millimetri a due centimetri e mezzo". Ulteriori controlli, purtroppo, diedero una diagnosi diversa:
"Il tumore era nascosto dietro la cisti che stava sotto al capezzolo, pare che le cellule tumorali abbiano attaccato la cisti e grazie a questo attacco il mio corpo ha parlato. Quando ho avuto la diagnosi, il tumore aveva solo sei mesi, era grande due centimetri e mezzo e aveva già creato un'area infiammatoria di 6 centimetri. Era veloce e aggressivo. Non ancora operabile. Nel giro di due settimane ho iniziato la chemioterapia".
L'attrice si sta sottoponendo alla chemioterapia
Attualmente, Sabrina Paravicini si sta sottoponendo alla chemioterapia. Solo qualche ora fa, infatti, ha effettuato l'ennesimo ciclo e ha aggiornato chi la segue con affetto: "Sono uscita barcollando un po’ e a casa sono praticamente svenuta dalla stanchezza, ora sono a letto, sto meglio, solo un po’ stordita con le ‘formiche' a mani e piedi". Due giorni fa, l'attrice ha replicato a un utente che l'accusava di distruggere il suo corpo ricorrendo alla chemioterapia. In quell'occasione, Sabrina Paravicini ha annunciato che il cancro è in remissione:
"La chemio è offensiva e orribile ma è l’unica cura certa e protocollata. Anche io non la volevo fare, non volevo il veleno nel mio corpo e solo io so quanto è avvelenato oggi il mio corpo dalla chemio. Ci ho anche provato a pensare di fare qualcosa di alternativo, non potevo permettermi di perdere neppure un mese, figuriamoci un anno per sperimentare. A tre giorni dalla diagnosi, una sorta di guru alternativo mi ha insultata per telefono perché non ho accettato di fare solo il ‘suo' protocollo curativo di 120 giorni, mi gridò: “Si faccia avvelenare dalla chemioterapia, che stupida!” Ma questo è il referto della risonanza che ho fatto dopo 4 cicli di epirubicina, un mese fa: remissione al 90% del tumore".