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Sabrina Paravicini: “Il cancro è democratico, non fa distinzione. Si combatte con la prevenzione”

Sabrina Paravicini sta condividendo con i fan, le tappe della sua lotta contro il cancro. L’attrice, molto amata per aver interpretato il ruolo dell’infermiera Jessica Bozzi nella serie televisiva ‘Un medico in famiglia’, ha rivolto un appello servendosi del suo profilo Instagram. Ha invitato tutti a fare prevenzione.
A cura di Daniela Seclì
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Sabrina Paravicini sta condividendo con i suoi fan, la sua coraggiosa battaglia contro il cancro. L'attrice, amatissima per avere interpretato il ruolo dell'infermiera Jessica Bozzi nella serie televisiva ‘Un medico in famiglia‘, ha scoperto di avere un cancro al seno dopo aver effettuato alcuni esami a dicembre 2018. Attualmente, la malattia sarebbe in remissione. Sabrina Paravicini, su Instagram, ha rivolto un appello a tutti coloro che la seguono: li ha invitati a fare prevenzione.

Le statistiche sul tumore al seno

Sabrina Paravicini ha rimarcato come il tumore al seno sia una malattia molto diffusa. Dopo aver letto una statistica secondo la quale una donna su sette si ammalerebbe, l'attrice ha preso l'abitudine di contare le donne che la circondano. Così, riesce a comprendere con maggiore chiarezza quanto quella contro il cancro sia sempre di più una battaglia condivisa:

"Una su sette. Le statistiche dicono che una donna su sette ha un tumore al seno. Quando vado in un posto non posso fare a meno di contare quante donne ci sono intorno a me, se ne conto più di 14 so che un’altra donna come me sta combattendo o ha già combattuto un cancro al seno. Il cancro è democratico, non fa distinzione. Non è una sfortuna ma è statistica, matematica".

L'importanza della prevenzione

È evidente, dunque, quanto sia importante ricorrere alla prevenzione. Se il cancro viene individuato in tempo, infatti, la terapia o l'intervento a cui sottoporsi saranno molto meno distruttivi. Sabrina Paravicini ha concluso: "Lo possiamo combattere con la prevenzione, con esami regolari, ogni sei mesi magari, con esami del sangue precisi che ci dicono se ci sono marcatori. Magari non si sfugge alla statistica ma almeno si possono fare interventi meno distruttivi, più conservativi. Magari si può evitare la chemioterapia e tutti i suoi effetti distruttivi. Fate prevenzione. Ascoltate il vostro corpo, il vostro istinto. Vi abbraccio dal mio letto colorato, oggi è un giorno sì, fino a qui tutto bene".

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