208 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Salvare i giovani tossicodipendenti nel nome di Amy Winehouse

E’ l’iniziativa di Mitch Winehouse, padre dell’artista scomparsa prematuramente: “Con questa fondazione anche Amy aiuterà dall’alto, i ragazzi caduti nel tunnel della droga”.
208 CONDIVISIONI
Immagine

Molto spesso il dolore si trasforma per diventare energia positiva ed aiutare gli altri. E' quanto successo a Mitch Winehouse, padre coraggio di Amy, che ha sempre sostenuto l'artista scomparsa prematuramente nei momenti più bui della sua vita e della sua carriera. Nasce cosi la Amy Winehouse Foundation allo scopo di aiutare i giovani tossicodipendenti ad uscire fuori dal tunnel della droga.

Mitch, per amore di Amy

Mitch, 60 anni, devastato dalla morte di sua figlia e dalla frustrazione per aver fatto ogni cosa per aiutarla senza riuscirci, ha dichiarato ai giornali inglesi all'apertura della "foundation": "Amy è qui, con noi. Anche lei aiuterà dall'alto tutti i giovani caduti nel tunnel della droga". Il padre di Amy Winehouse ha deciso finalmente di uscire allo scoperto, pubblicamente, dopo un periodo di silenzio durato mesi. Si è fatto vedere dalla stampa solo quando ha denunciato un furto a casa di sua figlia, sono stati rubati brani inediti e una chitarra e, le indagini a riguardo, sono ancora in corso.

Immagine

Alla stampa ha poi svelato il momento dello shock quando ha appreso una notizia che, ormai, temeva di ricevere da mesi. "Ero a New York da mia cugina che aveva partorito da poco, stringevo tra le braccia suo figlio, quando il telefono squillò" – riesce a tenere le lacrime mentre racconta del brutto colpo ricevuto – "ed era Andrew, il suo bodyguard. E quando mi diede la notizia io mi gelai, gli dissi "Andrea, puoi ripetere, cosa hai detto?". Ma avevo sentito bene. Nel volo di ritorno pensai addirittura ad uno scherzo di Amy, volevo dirle: "Basta piccola con questi scherzi stupidi". Ma più passava il tempo in quell'aereo, più prendevo coscienza del fatto che non era uno scherzo". Ricorda ogni particolare di quel dannato e maledetto viaggio. Ma ricorda anche l'affetto dei suoi fan: "Amy era una ragazza come tante, non era una diva inavvicinabile. Anzi, amava trascorrere il suo tempo libero nei locali e con gli amici di sempre".

Mitch Winehouse ha voluto raccontare sua figlia, ancora una volta. Spiegando che il suo talento era del tutto naturale, non era frutto di invenzioni discografiche o di falsi miti. "Lei una volta mi diede prova del suo immenso talento, si mise accanto a me e mi spiegò come faceva a scrivere una canzone, mi spiegò cosa provava e in che modo canalizzasse i suoi sentimenti sul quaderno". Adesso la Amy Winehouse Foundation aiuterà tanti talenti inespressi nel superare la battaglia più dura della vita. Uscire dal "Black" che Amy Winehouse ha conosciuto e non ha mai battuto definitivamente. Li aiuterà Mitch, il papà di Amy. Un buon padre.

Immagine
208 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views