Saviano morto su Max: fotomontaggio di cattivo gusto
Il mensile Max ha dedicato la prossima copertina allo scrittore Roberto Saviano ma l’omaggio ha creato un po’di tensione tra il napoletano e la rivista.
“Trovo il fotomontaggio che mi rappresenta morto in obitorio di cattivo gusto. Un'immagine irrispettosa per tutti coloro che per diversi motivi, spesso lontano dai riflettori, rischiano la vita. Tutta questa pressione sulla mia morte, poi, lascia sgomento me e la mia famiglia. Ad ogni modo rassicuro tutti: non ho alcuna intenzione di morire”, così lo scrittore ha commentato l’immagine che campeggia sulla prima pagina dell’importante mensile.
Roberto Saviano è, infatti, raffigurato in obitorio steso su di un tavolino d’acciaio coperto da un telo verde e la sua testa è sostenuta da alcuni ferri, mentre sul piede fa capolinea il cartellino identificativo.
Il direttore della rivista, Andrea Rossi, ha difeso però il lavoro di Gian Paolo Tomasi, bollandolo come una semplice provocazione e ha, poi, espresso il suo punto di vista: “Non ce l’abbiamo fatta più a sentir gente attaccare Saviano. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le dichiarazioni di Marco Borriello. A quel punto ci siamo detti basta”.
Il famoso attaccante del Milan aveva, infatti, criticato durante un’intervista rilasciata a GQ l’atteggiamento dello scrittore nei confronti della sua città natale, ma subito dopo Marco Borriello si era scusato con Saviano, accordandogli tutto il sostegno possibile.
Andrea Rossi ci ha tenuto a sottolineare di non aver approvato le continue lamentele indirizzate allo scrittore, anche, da parte di personaggi illustri del calibro di Emilio Fede e Berlusconi e ha, quindi, aggiunto: “Abbiamo preparato l’immagine senza parlargliene Dopo l’ha sicuramente saputo, tramite il quotidiano per cui scrive e il suo agente. Finora, comunque, non mi ha telefonato. Davvero non so come l’abbia presa”.
Intanto Roberto Saviano morto campeggia sulla copertina di Max e in molti si augurano che sia veramente solo un modo per proteggere ulteriormente chi rischia la vita, ogni giorno, in difesa dei propri ideali.
Alessia Mancini