Scamarcio querela una giornalista: “Non l’ho aggredita, mai picchiato una donna”
Riccardo Scamarcio ha querelato per calunnia una giornalista che in passato dichiarò di essere stata aggredita dall'attore. Nel capo d'imputazione si legge: “con denuncia querela, accusava falsamente, sapendolo innocente, Scamarcio del delitto di lesioni”. Tutto è iniziato il 27 ottobre del 2007. Lui e Laura Chiatti erano ospiti della discoteca Matrioska di Perugia, dove dovevano incontrare i fan. Fra le persone accorse all'evento, era presente anche la giornalista che, provando a strappare un'inquadratura, sarebbe salita sui divanetti. Scamarcio, allora, per timore di essere colpito dalla videocamera, avrebbe mosso il braccio. In aula l'attore e Laura Chiatti, intervenuta come testimone, hanno dato la loro versione dei fatti. La compagna di Marco Bocci ha affermato:
"Una serata come tante, calca di fan, giornalisti al seguito, alcuni avevano la telecamera. Riccardo alzò il braccio perché non voleva essere ripreso e niente altro"
La donna, allora, sarebbe caduta. Riccardo Scamarcio ha, poi, raccontato come questa vicenda abbia finito con il ripercuotersi sulla sua immagine:
"Questa storia mi ha fatto stare male. Io sono stato accusato ingiustamente di aver aggredito una giornalista de "La vita in diretta" e adesso voglio giustizia. […] Dopo qualche giorno scoprii in tv che avrei aggredito una donna mai vista, che sosteneva l'avessi guardata con occhi cattivi. L'ho incontrata 3 anni dopo in aeroporto e le chiesi: perché mi fai questo? Lei si mise a piangere. Per diverso tempo è passata l'immagine di Scamarcio quello che picchia le donne, ma non l'ho mai fatto"
Poi ha aggiunto:
"Forse quello fu un modo per screditarmi. Scamarcio che picchia una donna. Considerate il danno che ho ricevuto all'inizio su questa vicenda visto che come attore sono molto popolare tra il pubblico femminile"
L'attore ha rifiutato, infine, l'invito a "La Vita in Diretta":
"Poi dopo hanno cercato di intervistarmi a "La vita in diretta" ma io non ci andai. Ci si difende nelle aule del tribunale. Non sui giornali o nei salotti televisivi. Poi a me non piace quel genere di trasmissione. Prima ospitano il tronista, poi la mamma del bambino morto. No no, non mi piace…"
Ora la giornalista siede sul banco degli imputati per il reato di calunnia. Secondo quanto riportato dal sito di Repubblica, la sentenza è fissata per il 4 dicembre.