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Scomparso il figlio di Sinead O’Connor, dovrebbe trattarsi del 14enne Shane

È scomparso il figlio di Sinead O’Connor. È stata la cantante a denunciare la sparizione del giovane, che dovrebbe essere il 14enne Shane. Sui social, con il nome di Shuhada’ Sadaqat, l’artista lancia un appello: “Manca da venerdì sera. Se lo vedete o è da voi, contattate la polizia di Dundrum o Wicklow”.
A cura di Stefania Rocco
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Sono ore di tensione quelle in corso per Sinead O’Connor, l’artista irlandese che, dopo essersi convertita all’Islam, ha cominciato a farsi chiamare Shuhada’ Sadaqat. La cantante ha lanciato un appello attraverso il suo profilo Twitter. Chiede che la si aiuti a ritrovare il figlio scomparso da venerdì scorso. La cantante non ha reso note le generalità del giovane ma, stando alla foto postata in rete, dovrebbe trattarsi del 14enne Shane.

L’appello della cantante

La cantautrice irlandese ha condiviso sui social una foto del ragazzo nato dalla relazione con l’ex compagno Donal Lunny. Preoccupata, chiede a chiunque lo abbia visto di mettersi in contatto con la polizia: “Questo è mio figlio 14enne. Manca da venerdì scorso. È stato visto per l’ultima volta a Wicklow alle 19.42 di domenica. Presumibilmente, era verso la casa di qualcuno chiamato Orlando.  Se lo vedete o è da voi, contattate la polizia di Dundrum o Wicklow”. Il suo appello è stato ritwittato da ogni parte del mondo. Al momento, però, non si hanno notizie ufficiali circa la scomparsa di Shane.

Sinead O’Connor ha cambiato nome, oggi è Shuhada

La cantante irlandese aveva fatto parlare di sé di recente per la scelta di cambiare nome dopo essersi convertita all’Islam. A 52 anni, Sinead ha abbandonato l’identità con la quale il mondo la conosce per abbracciarne una tutta nuova, che risponde al nome di Shuhada Davitt. Su Twitter, l’unico social network che utilizza abitualmente, aveva raccontato la sua conversione nell’ottobre del 2018: “Questo messaggio per annunciare che sono orgoglioso di essere diventata musulmana. Si tratta della naturale conclusione del viaggio che ogni teologo dovrebbe compiere. Tutto lo studio delle Scritture conduce all'Islam, che rende ridondanti tutte le altre Scritture. Mi sarà dato un altro nome. Sarà Shuhada”.

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