Si chiama Belen Rodriguez e fa causa a Google: “Foto porno a mio nome”
Chiamarsi Belen Rodriguez non è sempre sinonimo di bellezza e successo. Provate a chiederlo a Maria Belen Rodriguez, una modella argentina che ha deciso di fare causa a Google e Yahoo perché ritiene che i due più grandi motori di ricerca del web le hanno irrimediabilmente rovinato la vita. Come? Perché a suo nome vengono indicizzati immagini sensuali, talvolta esplicite, che non riconducono a quello che è il suo lavoro. Nel servizio della CNN è la stessa omonima della nostra Belen a spiegare la sua spiacevole situazione:
Hanno rovinato la mia vita e dover spiegare tutti i giorni che non sono una prostituta è diventato davvero difficile.
La causa contro Google e Yahoo è stata intentata nel 2006 e nel 2010 i giudici hanno stabilito una somma da pagare da parte dei motori di ricerca pari a 15.o00 dollari, somma che è stata ridota a 6.200 dollari ed arriviamo ad oggi, dove il caso è passato alla Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, la quale si pronuncerà nelle prossime settimane. Google ha riferito alla CNN che i motori di ricerca sono piattaforme neutrali che non creano nessun controllo dei contenuti sul web e che pertanto è del tutto estranea alla stranissima coincidenza.
La Rodriguez "d'America" rivela anche che il suo nome è connesso nei risultati di ricerca ai siti a sfondo pornografico, un aspetto questo che è altrettanto impossibile da controllare per i motori di ricerca. È come se la chiave di ricerca "belen rodriguez" sia automaticamente indirizzato a portali web che cavalcano il grosso traffico che la ricerca di un personaggio famoso come la Belen "italiana" convoglia. Alla mente torna lo spauracchio di Tobias Blanco, l'ex fidanzato dellla showgirl che diffuse online il video di un loro rapporto sessuale. E la nostra Belen come l'ha presa? Non sappiamo se la soubrette argentina sia a conoscenza del caso, di certo delle tante che ha vissuto sul suo conto, questa vicenda è la più singolare.
