Smaila e il conto da 6000 euro non gradito a Berlusconi: “L’abbonamento al Milan lo pago”
"Smaila contro Berlusconi" sarebbe certamente un titolo suggestivo e appetitoso per qualsiasi testata, questo è poco ma sicuro. Soprattutto se il tema centrale sono i soldi, ancor più se si tratta di un conto non gradito da uno degli uomini più facoltosi d'Italia e se il locale fa riferimento ad un noto personaggio del mondo dello spettacolo. La verità è che Smaila è molto più tranquillo rispetto alla questione, anzi quasi disinteressato, come ha fatto intendere in un'intervista rilasciata a Tommaso Labate per il Corriere della Sera. La voce è emersa nei giorni scorsi e riguarderebbe appunto un conto di circa 6.000 euro, risultato di una serata passata allo Smaila con 18 ospiti: 330 euro a persona. E appunto, secondo quanto si vocifera Berlusconi non avrebbe gradito l'ammontare finale. Ma Smaila nega:
È una bufala. E poi perché caro? Si è mangiato, bevuto… Che ne so io che cos’hanno ordinato poi? Erano in diciotto. E poi mica è mio, il ristorante. […] È un franchising. Ci sono il ristorante e poi il locale. Nessuno dei due è mio. Parliamo di un posto alla portata di tutti. Certo, se cominci a ordinare vini buoni, poi il conto cresce…
Insomma, quello che Smaila afferma è che la questione non sussista, che la polemica non ci sia mai stata e che gli ospiti abbiano in realtà gradito molto il servizio, il divertimento e la serata in toto. Tant'è che critica anche il fatto che la questione sia montata a tali livelli, minimizzando il tutto: "Ho chiamato Mariano Apicella. Mi ha detto che era tutto ok, che è stata una serata magnifica. Ma perché tornate su questa storia? Perché volete rovinare il bel ricordo di quella bellissima serata?". Eppure, chissà perché, ma dall'ultima affermazione traspare che forse, un po' di dente avvelenato il conduttore storico di "Colpo Grosso" ce l'abbia:
Io ho un amico che ha un ristorante stellato. Quando vado a cena da lui e mi arriva il conto, lo pago. E poi, mi scusi, io ho mio figlio che ha l’abbonamento al Milan. E lo pago