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Stash coinvolto in una rissa: “Nessuno interveniva, erano tutti impegnati a riprendere la scena”

Stash ricorda la rissa in cui è rimasto coinvolto qualche settimana fa. “Nessuno interveniva, erano tutti con i telefonini a riprendere la scena” fa sapere il frontman dei Kolors che aggiunge: “Più che la rissa quello che mi interessa è fare arrivare alle persone il messaggio che non bisogna toccare le donna”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistato dal settimanale Grazia, Stash ritorna con la mente alla rissa in cui rimase coinvolto alcune settimane fa. Il frontman dei Kolors è rimasto impressionato da un motivo in particolare: nessuno dei presenti sarebbe intervenuto in sua difesa. Le persone presenti al momento dello scontro si sarebbero concentrate nel riprendere la scena attraverso i propri cellulari, un fenomeno triste che ha preso largamente piede con l’avvento dei social network:

Nessuno interveniva, erano tutti con i telefonini a riprendere la scena. Più che la rissa quello che mi interessa è fare arrivare alle persone il messaggio che non bisogna toccare le donna. Donne siete belle! Siete il motore e il motivo di tutto.

Era intervento in difesa di una donna

Il 3 luglio scorso, Stash aveva raccontato l’episodio sul suo profilo Instagram. Pubblicando uno scatto in cui posava con il volto tumefatto rivolto verso l’obiettivo, il cantante aveva raccontato: “Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all'allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All'inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d'anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. ‘Io faccio quel cazzo che voglio', è stata la frase d'accompagnamento. Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell'ometto non fosse solo”.

La triste abitudine al silenzio di fronte alla violenza

Stash aveva già denunciato il silenzio dei presenti di fronte alla violenza di quell’uomo. È stato questo, probabilmente, ad averlo fatto scattare: “Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici. Ma io sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente. Quindi, caro stronzo, tu sai chi sei. E ora con un po' di fortuna saprai anche chi sono io. Le donne non si toccano, magari ora l'hai capito con l'unico linguaggio che i pezzi di merda sanno parlare”.

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