Stefano Dionisi condannato a 4 mesi di reclusione per detenzione di marijuana
Stefano Dionisi – nome d'arte di Stefano Ciamponi – è stato arrestato domenica 8 maggio con l’accusa di detenzione di marijuana ai fini di spaccio. L'attore è stato poi sottoposto ad un processo per direttissima. È stato condannato a quattro mesi di reclusione con il rito abbreviato. Secondo quanto riportato da Corriere.it, intorno alle 4 di domenica pomeriggio, Dionisi è stato fermato dai carabinieri mentre si aggirava sotto casa sua, con atteggiamento circospetto. In suo possesso, 18 grammi di marijuana. Così, è scattata la perquisizione.
Stefano Dionisi: "Uso la marijuana solo per motivi personali"
Nella cucina dell'attore sarebbero state ritrovate delle piante di marijuana e diversi grammi della sostanza stupefacente, pronti per l'utilizzo. Stefano Dionisi si è difeso sostenendo di usarla solo per motivi personali. Il pm Mario Pesci non l'ha ritenuto credibile e ha chiesto la sua condanna. L'attore è molto amato dal pubblico italiano. Nel corso della sua carriera ha recitato in film come "Farinelli – Voce regina" – per il quale ha vinto il David di Donatello – "Sostiene Pereira", "L'ultimo dei corleonesi" e in fiction come "L'onore e il rispetto – parte quarta", "Furore – il vento della speranza" e "Pupetta". Lo scorso anno, ha svelato la sua lotta contro la malattia mentale che lo ha costretto a 14 anni di terapia:
"Ero in Spagna sul set del film Sant'Antonio da Padova e sono stato male. Ho buttato portafogli e passaporto e sono scappato sul tetto di una casa. Quello che mi destabilizzò fu passare di colpo da prendere 80 mila lire al giorno per fare il cameriere, a guadagnare 300 milioni in due mesi. Avere successo e così tanti soldi forse non era ciò che volevo. E crollai. È stato faticoso, anche fisicamente, mettere insieme quei ricordi drammatici, che ho stampati in mente come immagini indelebili".