Tiberio Timperi accusato di diffamazione dalla ex moglie: “Voglio solo vedere mio figlio”
Tiberio Timperi è finito a processo per diffamazione a mezzo stampa. Ad accusarlo è l'ex moglie, Orsola Gazzaniga. Secondo la donna, il presentatore l'avrebbe messa in cattiva luce nel corso di un'intervista. Continua, dunque, la guerra giudiziaria della coppia. Di fronte al giudice monocratico, il volto Rai ha esposto la sua versione dei fatti. Il Corriere ha riportato quanto dichiarato durante l'interrogatorio. Timperi avrebbe esordito dicendo:
“Sono stato costretto a vedere mio figlio poche volte durante l’anno per colpa della legge”.
Ha spiegato, quindi, che non era sua intenzione attaccare la sua ex compagna. Il suo intento era quello di portare avanti una battaglia, perché i padri separati abbiano gli stessi diritti sui figli, di cui godono le madri:
“Quello che ho detto all’epoca non era diffamatorio, non volevo attaccare la mia ex moglie, le mie parole avevano una funzione sociale: mi batto per i diritti dei padri separati. In caso di divorzio, deve esserci parità tra il papà e la mamma, per la tutela dei figli. È una questione di principio. Conduco da anni una battaglia perché possano essere concessi più diritti ai padri quando termina il matrimonio”.
"Orsola Gazzaniga pretendeva un assegno di mantenimento di 300 mila euro ma frequentava un altro"
Davanti al giudice, Tiberio Timperi è tornato a parlare della separazione da Orsola Gazzaniga:
“Siamo stati sposati per circa 3 mesi. All’epoca del divorzio guadagnavo circa 250 mila euro all’anno e mia moglie pretendeva come assegno di mantenimento circa 300 mila euro, nonostante dopo la separazione avesse iniziato a frequentare un’altra persona”.
I test della difesa verranno sentiti il prossimo undici novembre, data in cui riprenderà il processo.
L'intervista che ha fatto infuriare Orsola Gazzaniga
L'intervista che ha spinto Orsola Gazzaniga ad accusare l'ex marito di diffamazione risale al settembre del 2010. Tiberio Timperi raccontò ad un periodico di essere stato descritto “praticamente come un mostro” nelle denunce presentate dalla ex moglie. Aggiunse, poi, che si trattava di una precisa “strategia processuale” in cui “ogni accusa, vera o falsa che sia, è lecita”. In quell'occasione, la Gazzaniga replicò:
"Tiberio omette di menzionare le numerose denunce (almeno sei) da lui presentate, in passato, nei confronti della sottoscritta, che sono state tutte archiviate”.