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Tiziano Ferro dall’anoressia emotiva a oggi: “Esco da una relazione che non è finita bene”

Tiziano Ferro ha ripercorso le tappe salienti della sua vita, in un’intervista rilasciata a ‘Tv, sorrisi e canzoni’. Da quella che definisce ‘anoressia emotiva’ vissuta da adolescente, alla sua ultima relazione finita male. A dicembre, uscirà il nuovo album ‘Il mestiere della vita’ e l’artista anticipa: “Non volerò più sul pubblico, ho rischiato la vita, mi sono venute due ernie”.
A cura di Daniela Seclì
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I fan di Tiziano Ferro sono in trepidazione. A dicembre, uscirà il nuovo album dell'artista dal titolo "Il mestiere della vita". Venerdì, invece, uscirà il singolo "Potremmo ritornare". Il trentaseienne si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a ‘Tv, Sorrisi e Canzoni'.

L'album ‘Il mestiere della vita' si interseca perfettamente con una svolta nel privato. Come sempre, dunque, il vissuto di Tiziano Ferro e la sua musica vanno di pari passo.

"Questo disco è l’inizio del secondo capitolo della mia carriera. Con i dischi precedenti ho detto tutto di una fase della mia vita che è terminata, la fase implosiva, introversa. Anche se il cambiamento e l’apertura di questo secondo capitolo hanno senso proprio nel rispetto del primo capitolo. Quindi non c’è discontinuità. Non è un cambio traumatico. Si può chiamare “maturità”, “avvicinarsi ai 40 anni”, “serenità”, “liberazione”, “senso di equilibrio”, “minor estremismo nei confronti delle scelte”, “minor autoflagellazione e maggior autostima”: con questo album riparto. Mi ero fermato, mi sono riavvicinato agli affetti, sono uscito da una relazione che non è finita benissimo, ma che comunque mi ha fatto davvero capire che cosa voglio dalla vita. E ricomincio dal viaggio. Un viaggio diverso, meno estremo. Non faccio le valigie sbattendo la porta per non tornare più, come facevo prima".

Tiziano Ferro ha scelto come sua seconda casa Los Angeles, dove tre anni fa si era trasferito il suo arrangiatore Michele Canova. Ambientarsi, però, non è stato facile per lui: "Los Angeles non è una città: è uno stato mentale dove la giornata inizia alle 5 di mattina, perché non si può perdere nemmeno un minuto di sole. Per stare a Los Angeles devi essere un po’ ‘risolto'. Perché quando ti senti solo lì, in Italia ormai è talmente notte che non hai modo di sentire nessuno".

Tiziano Ferro: "Da adolescente ho creato una sorta di ‘anoressia emotiva'"

Tiziano Ferro è tornato con la mente alla sua infanzia, quando è passato dall'essere "un ragazzo casalingo" a non stare mai a casa. Un atteggiamento che creava del malessere nei suoi genitori:

"Senza volerlo, sono stato spietato nei loro confronti. Li ho obbligati alla mia assenza per lunghi periodi e questo li faceva soffrire. Non li ho fatti soffrire da adolescente perché andavo bene a scuola, ero perfetto, non ho mai fumato una sigaretta, non mi sono mai drogato. Poi, però, ho creato questa ‘anoressia emotiva': togliere, togliere, togliere. Forse volevo sentirmi desiderato, non so".

In principio i suoi genitori non presero in grande considerazione la sua passione per la musica, anche perché il cantante era piuttosto taciturno e faceva fatica ad aprirsi con loro. Quando a 17 anni fece firmare al padre la liberatoria per andare all'Accademia di Sanremo e ascoltarono il suo primo disco, rimasero sconvolti:

"Erano scioccati. Io ero chiuso, non parlavo mai, non sapevano nulla di me. Ricordo le loro facce sconvolte. Si sono chiesti: ‘Ma da dove escono queste canzoni? Questo non ci dice manco ciao…Abbiamo un marziano in casa”. In 15 anni, li ho stremati emotivamente!"

Tiziano Ferro: "Nei miei concerti non ‘volerò' più, ho rischiato la vita"

Nel corso dei suoi ultimi concerti, Tiziano Ferro era solito ‘volare' sul suo pubblico. Spesso, però, si sono verificati incidenti e imprevisti, anche rischiosi. Perciò, l'artista ha deciso di non farlo più:

"Non ‘volerò' più, ci sono stati problemi quasi tutte le sere, o rimanevo appeso, o mi facevo male. Una volta sono andato a sbattere contro uno schermo. Io ho sempre fatto finta di niente, ma a Verona ho rischiato la vita. Nessuno lo sa. Sai che mi sono venute due ernie? Non una. Due. Operate insieme un mese fa".

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