Tom Cruise sul lastrico per i regali di Natale a Suri
La fashion victim Suri Cruise non sarebbe solo la più bella bambina all’interno del panorama del jet set mondiale in miniatura ma anche la più difficile da accontentare. Pare infatti che i suoi innamoratissimi genitori, pazzi di lei fin dalla nascita, stiano spendendo cifre da capogiro al fine di adempiere a tutte le richieste avanzate dalla piccola all’interno della lista dei doni per il prossimo Natale.
Suri, che nonostante abbia solo cinque anni, ha già le idee piuttosto chiare rispetto a quelle che sono le sue preferenze soprattutto in fatto di abiti e accessori, avrebbe richiesto regali per un ammontare di circa 130 mila euro, una somma incredibile soprattutto se confrontata a quanto in genere i bambini della sua età sono soliti chiedere a Babbo Natale. La prima figlia di Tom Cruise, però, non vorrebbe saperne di adeguare le sue richieste agli standard previsti per la sua età e avrebbe anzi stilato una costosissima lista dalla quale i suoi genitori saranno costretti ad attingere nella speranza di accontentarla.
Suri Cruise regina delle baby fashion victim
La piccola, che per la passione nei confronti dei marchi costosi ricorda tanto sua madre Katie Holmes, non si sarebbe lasciata sfuggire alcuna possibilità e, sicura che mamma e papà avrebbero fatto di tutto pur di renderla felice, ha dato libero sfogo a ogni suo capriccio chiedendo che, in occasione della festa più amata dai bambini di tutto il mondo, un generoso Babbo Natale si dichiari disposto a regalarle, nell’ordine, un pony del valore di circa 10000 mila dollari, un paio di orecchini di diamanti che ne costerebbero invece 15000 e, infine, un abito fatto apposta per lei che le permetta di assomigliare a una fata delle fiabe, anche questo per la modica cifra di circa 15000 dollari. Una richiesta niente male considerato che, tutto sommato, proviene da una bambina che dovrebbe essere abituata a sognare ben altro che diamanti e abiti cuciti su misura . Suri però, dimostra di non appartenere alla schiera dei cosiddetti “bambini normali” e, consapevole delle potenzialità dei suoi genitori, ha deciso di puntare in alto.