Truffa a Pino Insegno, acquista un Suv e il venditore sparisce

Pino Insegno aveva acquistato un suv per 75mila euro, firmando un assegno a Paolo Corridore, 47 anni di origini lombarde. Il venditore dopo aver incassato la somma si è reso irreperibile, scomparendo nel nulla. "Il Messaggero" scrive che nella giornata di ieri il giudice monocratico della nona sezione penale del tribunale di Piazzale Clodio, ha condannato l'imputato ad un anno di reclusione e al risarcimento di 90mila euro all'attore romano, costituitosi parte civile attraverso l'avvocato Federico Scognamiglio.
Pino Insegno acquistò il suv nella primavera del 2009, dopo aver acquistato regolarmente una piccola utilitaria e un Mercedes 320 dallo stesso imputato, decidendo quindi di affidarsi nuovamente a lui per una questione di fiducia. Paolo Corridore si accorda dunque con una permuta: la Mercedes 320 dell'artista e cinquantamila euro per una nuova Mercedes 320 nuova di zecca. Non avendo motivo di dubitare, il popolare comico e conduttore firma un primo assegno da 25mila euro, nonostante la vettura non sia immediatamente disponibile.
Quando Insegno rivede Corridore per alcune modifiche contrattuali, versa un secondo assegno da 50mila euro. Pagato per intero il fuoristrada, l'attore non vedrà mai evasa la consegna e, provando a mettersi in contatto con il commerciante, rileva che l'attività è chiusa ed il cellulare spento. L'ex conduttore di "Reazione a catena" chiama così i proprietari della concessionaria livornese, i quali confermano di aver ricevuto l'ordine per il Mercedes 320, disponibile da tempo, ma mai pagato. Solo allora il conduttore è venuto a capo della questione. Roberto Porcaro, avvocato difensore dell'imputato, ha così commentato:
Il mio assistito sostiene di non aver rispettato il proprio obbligo perché vittima di usura e quindi costretto a chiudere la propria attività. Ricorreremo in appello.