Un piccione al sangue nel piatto di Joe Bastianich, pioggia di critiche investe lo chef
Una cena “splatter” per Joe Bastianich che, in vacanza a Los Angeles, posta su Instagram la foto del suo singolare pasto: un piccione dalla cottura decisamente al sangue. Il giudice di MasterChef, cuoco dalla fama internazionale, era a cena presso la steakhouse Chispacca quando ha avuto l’idea di mostrare ai suoi followers quanto aveva nel piatto. Tanto è bastato perché sui social scoppiasse una bagarre.
La composizione del piatto
Chi segue lo chef sui social non ha gradito quello scatto. Non la ha gradito per il piccione, per il grado di cottura scelto per assaggiarne le carni e per la composizione del piatto stesso: l’animale è ancora color rosso vivo e il piatto da portata rettangolare pare abbia ricordato a qualcuno un cadavere disposto sul tavolo di un obitorio.
I commenti al piccione di Bastianich
La foto ha fatto incetta di commenti, per lo più dispregiativi. Si va dalle manifestazioni di disgusto alle domande di chi si chiede se i gusti culinari dello chef non siano più vicini alla cucina americana che a quella italiana, più raffinata. “Ma che schifo! E poi pretendi il massimo ai concorrenti di Masterchef….. disgustoso” scrive qualcuno, e ancora “È un'immagine triste, molto triste, la morte non è mai uno spettacolo. L'immagine riesce a fare prevalere l'idea della morte su ogni altra cosa. Se questo era l'intento è stato raggiunto”. C’è però anche chi ritiene si tratti di un’eccellenza non comprensibile da ogni palato: “Non capite niente, siete ignoranti. Assaggiate il piccione prima di parlare perché fate più bella figura. Se non sapete mangiare, tornate nei vostri all you can eat”. Un altro utente ne fa una questione sociale: “Jo vai tranquillo, purtroppo sono poveri e il posto più lontano e cool che hanno visitato probabilmente è il paese accanto al loro…Il piccione è un piatto rinomato della cucina internazionale, rinomato, pregiato, costoso e difficile da cucinare. Purtroppo non è colpa tua se la gente non capisce una fava”. E pensare che Bastianich chiedeva solo un consiglio sul vino da abbinare alla portata.