Valeria Marini assolta dall’accusa di appropriazione indebita, non rubò i gioielli

Nei mesi scorsi, Valeria Marini si è trovata a far fronte alle accuse del suo ex assistente Manuel Pirino. L'uomo, che in passato è stato il segretario personale della showgirl, l'ha accusata della mancata restituzione di gioielli per un valore di quasi 170mila euro. La Marini si era già difesa nel salottino di Domenica Live, dove, intervistata da Barbara D'Urso aveva spiegato di non trovarsi in Italia all'epoca dei fatti:

"È una storia assurda. È il rovescio della medaglia della popolarità: quando sei famosa ti mettono in mezzo. I miei avvocati hanno già sporto querela. Due anni fa ero fuori Italia, in Spagna, per le riprese di un film e questa persona che collaborava con me è venuta in un appartamento, dove vivono persone che normalmente lavorano per me, a ritirare le sue cose perché si era interrotto il rapporto di collaborazione. Io non c’ero, ma in casa c’erano la cameriera, l’autista e le mie persone di fiducia. Dopo un mese, questa persona richiede vestiti che avrebbe lasciato in questo appartamento senza dare l’indirizzo per spedirglieli. Dopo tante telefonate dalla mia segretaria e dai miei collaboratori, riusciamo ad avere questo indirizzo e dopo due mesi salta fuori questa storia che gli mancavano questi gioielli."

Assolta perché il fatto non sussiste. Come riporta "Il Corriere", il Tribunale di Roma ha scagionato Valeria Marini dall'accusa di appropriazione indebita. Non è emersa, infatti, alcuna prova che i beni indicati da Pirino, si trovassero nell'abitazione della showgirl e che la mancata restituzione fosse da imputare a lei. Valeria Marini, inoltre, ha spiegato di essere estranea alla faccenda e di aver restituito a Pirino tutto ciò che gli era dovuto.