“Valeria Marini e Cottone separati per troppa gelosia e problemi finanziari”
Da giorni siamo venuti a sapere della fine lampo, improvvisa e inattesa, della relazione tra Valeria Marini e Giovanni Cottone, la coppia che aveva fatto molto parlare di sé lo scorso anno con un matrimonio più che sfarzoso e connotato dalla totale esposizione sotto i riflettori. Dopo meno di un anno quella storia finisce, una decisione che la showgirl ha definito dolorosa, ma della quale ancora non si conoscono a pieno le motivazioni.
Ecco che a provare a dare una delucidazione ci pensa "Diva e Donna", che cerca di dare una spiegazione sul perché l'idillio si sia spento in un così breve periodo. Secondo quanto rivela il settimanale, alla base della rottura ci sarebbe una gelosia di fondo da reciproca, ma in particolare da parte di Cottone, che mai si sarebbe pacata e che sin dai primi giorni di matrimonio avrebbe fatto sì il rapporto si scandisse periodicamente con dure liti. Il virgolettato del settimanale rende meglio l'idea, facendo anche nomi e cognomi: "Una recente crisi domestica sarebbe scoppiata per le attenzioni riservate da Daniele Mangioni, palestrato ex corteggiatore di "Uomini e donne" che per qualche tempo le ha fatto da guardia del corpo (…) Ora non sfugge il sorriso che illumina Valeria sorpresa a Roma con un altro uomo che ha avuto un passato da corteggiatore del programma di Maria De Filippi: Antonio Brosio, imprenditore napoletano, di 11 anni più giovane che lei chiama "Amore" (…) e insieme nei giorni scorsi sembrano siano stati a Capri e poi a Formentera".
Ma a motivare il distacco e la scissione apparentemente definitiva non sarebbero stati solo i problemi sentimentali, perché secondo "Diva e Donna" avrebbero in realtà influito anche componenti di tipo finanziario, collegate ad un affare che Cottone conduceva con Gigi D'Alessio, testimone di nozze un anno fa dei due. Ecco quanto sostenuto dal settimanale:
La vicenda finanziaria che ha coinvolto Cottone e il suo testimone di nozze Gigi D'Alessio: sono stati soci d'affari e sono finiti negli accertamenti sui maxi finanziamenti concessi dalla Banca di Legnano