Vanessa Incontrada nuda in copertina: “È ora di affrontare una nuova bellezza”
Vanessa Incontrada posa senza veli per la copertina di Vanity Fair. Un'immagine forte, un'immagine che celebra quella che l'attrice chiama "una nuova bellezza", una copertina che rappresenta un grido di ribellione ad un ideale precostituito e che si riassume in un concetto basilare, cantato a gran voce da una giovane Caterina Caselli nel 1966: "Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu" e a distanza di 54 anni, non c'è convinzione che valga di più.
La consapevolezza del proprio corpo in copertina
"Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni. È il punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne (e per tutti gli uomini): dobbiamo tutti affrontare, capire e celebrare una nuova bellezza." Così Vanessa Incontrada presenta questo progetto condiviso con la rivista diretta da Simone Marchetti, un progetto che mette in luce la bellezza in tutte le sue forme, che rivendica il diritto di essere sé stessi e che veicola un messaggio ben preciso, quello per cui nessun individuo può, con il suo giudizio, limitare la libertà di un suo simile, etichettandolo, minando la sua integrità, la sua sicurezza.
Il monologo di Vanessa Incontrada
A questo proposito, infatti, l'attrice ha scritto e interpretato un breve monologo nel quale rivolgendosi alle donne le porta a riflettere su quante critiche debbano subire, quante sono le etichette affibbiate e che, necessariamente, devono essere annientate:
Quando vedo abbassare lo sguardo di una donna perché viene criticata per come si veste, per come si trucca, se è magra, se è grassa, quanto profumo si mette, come guida, quanto parla, quante persone frequenta, se vuole un figlio, se non lo vuole, se è troppo dolce, se è troppo severa, se è troppo maschile, se è troppo femminile, se lavora, perché lavora, se non lavora, perché non lo fa. se è innamorata è troppo fragile, se non lo è, è insensibile, se è troppo libertina è una poco di buono, se non lo è, è troppo rigida. Ogni volta mi ricordo di quante volte io ho abbassato lo sguardo, per quello che mi son sentita dire. Finché ho capito che nessuno mi può giudicare, perché ho capito che nessuno ti può giudicare
Le critiche subite da Vanessa Incontrada
Non è stata certamente una scelta casuale, quella di Vanessa Incontrada, che proprio in questi anni è stata bombardata di critiche e insulti, specialmente sui social, da coloro che contestavano la sua forma fisica. I cosiddetti haters, che non l'hanno risparmiata, rinfacciandole di essere "troppo in carne", di doversi sottoporre ad una dieta, di essere cambiata rispetto a quello che fu il suo esordio in tv, quando fu consacrata come una delle conduttrici più avvenenti e affascinanti del panorama televisivo italiano. La gravidanza e la scelta di non abbassarsi ad un sistema di valori precostituito ha fatto dell'attrice spagnola, una delle sostenitrici di un'aspra battaglia contro il body shaming, una piaga che continua a mietere vittime silenziose, tra i social e non solo.
Ospitata varie volte nello studio di Domenica In, la conduttrice aveva dichiarato di essersi offesa per le critiche ricevute, rivendicando di aver affrontato un periodo difficile che aveva preferito non rendere pubblico, per cui i dardi velenosi di fan e telespetattori le avevano procurato una ferita innegabile: "Viviamo in un mondo cretino per certi aspetti…Sentire parlare solo dei miei chili in più mi ha ferita…Ma non avete altro di cui parlare? Ciò non vuol dire che non mi alleno e non mi curo…Mi alleno sempre…Poi chi è che non inizia una dieta ferrea per una settimana e dopo lascia perdere? Quando ero incinta me ne andai a Barcellona per stare con mia madre, ho anche avuto problemi durante la mia gravidanza e non l'ho mai detto, perché non mi è sembrato necessario".
Tanta, quindi, la sofferenza subita dal noto volto tv che, in quanto tale, in quanto personaggio famoso è stata divorata dai meccanismi stringenti dello show business. Per questo motivo, la copertina di Vanity Fair rappresenta un passo avanti, la rivendicazione di qualcosa di molto più importante e necessario che supera qualsiasi tipo di ideale, ovvero la libertà di essere ciò che si vuole. E non poteva esserci testimone più splendente di Vanessa Incontrada.