Vasco all’inferno e ritorno
Vasco Rossi non è andato in pensione! Il rocker lancia un altro grido di presenza sulla sua pagina facebook che non passa inosservato ai sette mila e più fan con i loro "mi piace" e certamente alla stampa, la stessa che il cantante attacca nel suo ultimo, sensazionale, commento sul social network. Gli attacchi ai colleghi nell'autobiografia, la malattia e la carriera sono le tematiche principali del messaggio del rocker che annuncia il suo ritorno tra 6 mesi, giusto il tempo di recuperare la salute dopo aver rischiato di morire.
"Io non sono normale e sono già pronto" – Dal primissimo ricovero del cantante a luglio scorso è passato quasi un anno e Vasco non ha ora problemi a parlare del calvario degli ultimi mesi che l'hanno visto superare lo scoglio di ben 3 malattie mortali che avrebbero scalfito chiunque in maniera certamente devastante. Il rocker, però, dopo l'Inferno trova la sua Albachiara nell'affetto dei fan, nella voglia di fare ancora musica e nel suo carattere senza peli sulla lingua e senza riserva alcuna:
Ci tengo a precisare che:
1) io non sono andato in pensione.
2) non mi sono messo a parlare male di tutti i miei colleghi.
3) non sono “messo un po’ male …ma fortunatamente sono guarito completamente da tre malattie mortali.
Ho fatto sei mesi di clinica e di anfi…biotici e per riprendersi una persona normale ci mette un po’ di tempo. Ma io non sono normale e sono già pronto
Mi prendo sei mesi sei di recupero….poi tornerò a stupirvi….
"Il Divino Claudio non si può toccare" – Vasco Rossi ci tiene anche a precisare che insieme alla rinviata pensione, non si è messo a fare "la comare", criticando i colleghi come scrivono "sui giornaletti quei giornalisti della domenica che fanno della superficialità e dello slogan sfigato il loro stile" , ma ha solamente "cominciato a parlare chiaro". Ad aprile il rocker aveva postato su Facebook l'incipit della sua autobiografia, con pesanti frecciate dirette ad artisti italiani del calibro di Claudio Baglioni, Pelù e Zucchero, insieme a "Wolfgang Amadeus Minghi" e Gianluca Grignani. Se per quest'ultimo si parlava di talento, la musica del "Divino Claudio" passava per sottofondo "adatto alle sale d'attesa con testi infarciti di luoghi comuni ammazzatempo, discorsi da parrucchiere". Nell'ultimo post, però, Baglioni diventa il compositore di "musica non d'autore, ma leggera, della migliore in assoluto" e la sua persona risulta "squisita". Ridimensionamento della critica o ulteriore lancia nel fianco?
I sassolini nelle scarpe – Il cantautore di Zocca è anche particolarmente risentito rispetto all'aperta difesa del collega Baglioni, passato per vittima delle brutte parole del rocker: Vasco ricorda ancora gli insulti di persone e giornali, negli anni '80, quando la sua arte non aveva ancora trovato apprezzamento e nessuno spendeva parole per difenderlo dalle critiche. Vasco, insomma, sembra soffrire i diversi trattamenti riservati dall'opinione pubblica ai due artisti, nell'arco delle loro carriere, ma la frase "il Divino Claudio non si può toccare" da una parte immola Baglioni a protetto della stampa e dall'altra fa risultare il Blasco ancor più un indomito cavaliere davanti al vento contrario della critica. Contando che il rocker ha anche superato tre correnti avverse coincidenti con le "tre malattie mortali" , il superuomo in questo post non sembra essere il Divino Claudio.