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Veronica Lario ingrassata? Lei si difende: “Invecchiare non è una colpa”

Qualche giorno fa “Chi” dedicò un servizio fotografico alla ex signora Berlusconi, beccata in abbigliamento casual e dalla linea appesantita. Veronica Lario ha replicato al settimanale diretto da Alfonso Signorini con un lungo sfogo.
A cura di Simona Saviano
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Il recente articolo apparso su "Chi", che definiva "appesantita" l'ex moglie di Berlusconi e che ha dedicato un intero servizio fotografico alla questione, con tanto di "consigli" di bellezza da parte di esperti chirurghi e nutrizionisti, non è stato dei più delicati nei confronti di una donna che ha superato i fatidici "anta" da qualche anno. Veronica Lario ha deciso di replicare con una lettera inviata a "Il Messaggero" in cui spiega di sentirsi vittima di agguati fotografici, perseguitata dai paparazzi in cerca di scoop. L'ex first lady ha esordito così nel suo lungo sfogo al quotidiano:

Quel giornale è usato come un'arma, per amici e nemici. Se non fai più parte del cerchio, sei un nemico. Ne avrei fatto volentieri a meno, ma adesso basta: dico quel che penso. Considero il servizio del settimanale un attacco inaccettabile alle donne che, come me, vogliono invecchiare senza assoggettarsi allo stereotipo del "giovane a tutti i costi". Ho quasi sessant'anni, probabilmente secondo gli attuali canoni ossessivi non sto invecchiando bene, non mi curo del mio giro vita o delle rughe sul collo. È un motivo sufficiente perché un giornale consideri invecchiare una colpa? È un motivo sufficiente per suggerirmi il ricorso al chirurgo estetico, suggerirlo a me e, deduco, a tutte le mie coetanee? Non sono una figura pubblica, non sono più sposata con un presidente del Consiglio, tra l'altro lui non è neppure più presidente del Consiglio. Che cosa vogliono?

I suggerimenti del chirurgo Paolo Santanchè, che le consigliava di "Intervenire su collo e girovita per tornare giovane" non sono andati giù alla signora Lario, che ha difeso il suo diritto ad invecchiare serenamente e che si è scagliata contro l'esempio che viene dato alle giovani donne italiane:

Quale esempio diamo alle sedicenni che oggi chiedono come regalo di compleanno la liposuzione? È una società sempre più ipocrita. Da un lato condanna l'anoressia e finge di promuovere le modelle curvy. Dall'altro, colpevolizza chi, dopo i 50 anni, col suo giro vita rotondo convive serenamente. Aggrapparsi alla giovinezza che passa può andar bene per altri, non per me. È storia vecchia, meglio di tutti l'ha raccontata Oscar Wilde in Dorian Gray. Nel tentativo esasperato di mantenere l'immagine dei tuoi vent'anni, ti allontani sempre più dalla realtà, perfino dagli affetti. Cambia tutto, tranne te. Io invece penso che invecchiare abbia effetti negativi, certo, ma porti anche la bellezza di una serenità nuova. Perché ridicolizzare chi si accetta? Ho una vita normale, faccio la nonna. Devo essere insultata per questo? O perché non mi chiamo più Berlusconi?

"Non ho più diritto alle foto ritoccate" – Infine, l'ex moglie di Silvio Berlusconi lancia una stoccata in direzione dei giornalisti e fotografi in questione, rei di utilizzare photoshop soltanto per alcune persone specifiche:

È vero, non sono più una Berlusconi e dunque non ho più diritto alle foto ritoccate, ai photoshop, addirittura al ritiro di certe immagini dal mercato, ma stavolta è venuto meno il rispetto dei fondamentali. Il rispetto per una donna che è comunque la madre dei figli di Silvio Berlusconi.

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