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Veronica Maya: “Tre figli sono abbastanza, mi fermo qui”

La conduttrice napoletana confessa che la piccola Katia Eleonora sarà l’ultima figlia e che in estate sposerà il compagno Marco Moraci.
A cura di G.D.
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Veronica Maya si ferma a Katia Eleonora, terza figlia avuta a gennaio 2016 dal compagno Marco Moraci. È la prima figlia femmina avuta dopo due maschietti, una famiglia bellissima che la conduttrice napoletana ha presentato un mese fa a Domenica Live. Qualcosa è cambiato con l'arrivo della piccola femminuccia, ma è soprattutto il fatto di sapere che l'ultima volta che cullerà un neonato a rendere questa occasione speciale. Lo racconta a cuore aperto a "Vanity Fair":

I parti sono stati così diversi tra loro. Tutti naturali e senza anestesia, ma il primo, nel 2012, quando nacque Riccardo Filippo, fu complesso e lungo, il secondo per Tancredi Francesco nel 2013 avvenne in acqua, il terzo è stato invece lampo, durato 45 minuti, ed è successo come succede di mettere al mondo i figli alle madri di tanti Paesi: a terra. Con una fortuna in più, per me: il mio compagno Marco (Moraci,ndr) è medico, ed eravamo solo noi due ad accogliere la piccola.

Poi la conferma che Katia Eleonora sarà l'ultima figlia per la coppia:

Il mio sogno sarebbe stato averne quattro, ma ci siamo guardati: "Tre sono sufficienti, fermiamoci qui". Sono venuti uno dopo l'altro e a volte ci penso, sa? Quando la tengo tra le braccia: "Diamine, è l'ultima volta che cullo un neonato".

Il caso con la Rai: "Non mi vogliono più"

Veronica Maya non è più nei progetti della Rai, lo aveva già ribadito in passato che nessuno si è fatto più vivo, il concetto lo ha ripetuto anche nel corso dell'intervista a "Vanity".

Dieci anni. Adesso non mi vogliono più. È un problema più loro che mio. Io mi dedico con impegno rinnovato alla mia professione, a chiunque sia destinata. Io ho fatto un percorso sano e onesto. Mi sono conquistata l'affetto di chi mi segue. Se in piena espansione decidono che non gli servo, pazienza. Se avessero voluto farmi fuori per quello, sarebbe andata diversamente: dopo invece ho condotto Lo zecchino d'oro, Il concerto dell'Epifania. Tutte cose molto "da famiglia", anche tradizionale.

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