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Vittorio Sgarbi: “Spendo più di 30 mila euro al mese, 7 mila solo per l’affitto”

Farà discutere l’ultima confessione di Vittorio Sgarbi che ammette con naturalezza di spendere cifre importanti. “Più di 30 mila euro al mese, 7 mila solo per l’affitto” racconta, elencando le spese quotidiane principali. E la pensione non sarebbe da meno: con 51 anni di contributi, percepirà tra i 2500 e i 3500 euro.
A cura di Stefania Rocco
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Faranno discutere le dichiarazioni rilasciate da Vittorio Sgarbi a Panorama. Il noto critico d’arte, sindaco di Sutri e deputato della Repubblica italiana, ha ammesso di spendere cifre importanti quotidianamente. Analizzando uscite mensili e spese inderogabili, l’uomo accetta di farsi i conti in tasca e pubblicamente ammette di spendere più di 30 mila euro al mese. In che cosa? Semplice: “Assistenti, dipendenti della Fondazione, 7mila euro solo di affitto”.

In pensione con la legge Fornero

Sgarbi andrà in pensione con la legge Fornero da funzionario dei Beni culturali con 51 anni di contributi. Anche in quel caso, preferisce non nascondersi e quantifica quanto percepirà negli anni a venire: tra i 2500 e i 3000 euro al mese. “Vado in pensione con la legge Fornero, ovvero le regole più severe per limite anagrafico” racconta.

La carriera politica

Mi cacciano sempre. Da ogni posto: cacciato da sottosegretario dall’allora ministro Giuliano Urbani, cacciato da assessore , dal sindaco Letizia Moratti, da alto commissario a Piazza Armerina, da sindaco di Salemi” Sgarbi riassume così la sua carriera politica. Grande attenzione ha catalizzato di recente Paola Camarco, la sexy assistente di Vittorio. Ventiduenne torinese, Paola ha studiato recitazione e danza classica per 8 anni. Del rapporto professionale con il suo mentore dice: “Finiamo di lavorare quando le altre persone sono a letto da ore e iniziamo quando gli altri sono già al lavoro da ore… Con Vittorio, come si sa, non ci sono orari. Si sveglia tra le 11 e mezzogiorno, inizia a ricevere decine di telefonate, vuole leggere i giornali – che non vuole mollare mai – in formato cartaceo e bisogna sempre portarseli dietro perché magari vuole ricontrollare una cosa o citare un articolo. Gli impegni di Vittorio li fissiamo a partire dal pomeriggio, poi la sera inizia il tourbillion di spettacoli, mostre, conferenze. E, nel mezzo, può succedere qualsiasi cosa. Ai miei amici dico che è come fare l’Accademia militare… È durissima”.

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