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Volevano uccidere Justin Bieber

Un piano choc per uccidere Justin Bieber messo in atto da un detenuto e sventato dalle intercettazioni telefoniche: aveva offerto 10mila dollari per castrare la popstar e il suo bodyguard.
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Si chiama Dean Martin il folle ergastolano che progettava l'uccisione di Justin Bieber. La polizia ha sventato il piano grazie alle intercettazioni telefoniche dei telefoni dei tre pregiudicati che volevano ammazzarlo. Dana Martin, ergastolano di 45 anni, condannato per stupro ed omicidio di una ragazzina di 15, era entrato in contatto con un ex compagno di prigione, Mark Staake, ed il nipote, Tanner Ruane. Ingaggiati con un compenso da 10mila dollari, Martin aveva chiesto l'uccisione di Bieber e della sua guardia del corpo, non prima di averli castrati.

"Hai comprato le cesoie?". Raccapriccianti le intercettazioni che la polizia ha ascoltato prima di agire, dopo averli castrati, Ruane e Staake avrebbero dovuto strangolare Justin Bieber con un foulard a fiorellini: "Legate il foulard in modo molto stretto, toglietegli l'ossigeno, poi tiratela sulla nuca. E sarà fatta". Perché Dana Martin vuole uccidere Justin Bieber? Perché la popstar sarebbe colpevole di aver "rifiutato" le sue lettere: l'ergastolano gli ha scritto per anni, senza ricevere mai risposta. Oltre alle intercettazioni è stato il caso a sventare l'omicidio che doveva avvenire a New York, a fine novembre 2012, subito dopo il concerto al Madison Square Garden. Ruane e Steeke, i complici di Martin, mentre dal Vermont si dirigevano a New York, hanno erroneamente sconfinato in Canada e sono stati fermati dalla polizia di frontiera. E' bastata una segnalazione per sventare tutto. Martin ha successivamente confessato la sua gelosia e il suo desiderio di vendetta.

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