#wakeupcall, dopo l’Ice Bucket Challange selfie al risveglio per i bambini siriani
Se l'Ice Bucket Challange aveva generato una vera e propria mania in tutto il globo, coinvolgendo vip e popolazioni in maniera trasversale, rappresentanti politici come attori, musicisti come personaggi della tv, pare essere arrivato un altro fenomeno social, che si pone il presupposto di sostenere ed aiutare i bambini in Siria tramite l'Unicef, che stanno vivendo un vero e proprio dramma dovuto al conflitto interno. Ebbene, i numeri dell'Ice Bucket Challange nel mondo e in Italia sono stati a dir poco strabilianti, così i promotori del #wakeupcall sperano di riproporre più o meno un fenomeno simile, che generi anche solo lontanamente effetti similari.
Partito dall'Inghilterra, dove alcuni vip, tra cui Naomi Campbell e Stephen Fry, hanno deciso di appoggiare la campagna, il #wakeupcall consiste, in parole povere, nel farsi un semplice selfie, o come direbbe Morandi un autoscatto, appena svegli, senza trucco e il viso ancora stravolto dal sonno, postandolo immediatamente su Twitter o Facebook. Poi si invita direttamente a mandare un sms per donare cinque sterline in favore dell'iniziativa, lanciata nel Regno Unito, che ha già cominciato a ottenere un grande successo. Dunque niente gavettoni,bagni, sfide o cos'altro: semplicemente una foto. Ma se per l'Ice Bucket Challange non erano mancate le polemiche da parte di chi riteneva eccessivamente teso al protagonismo il fenomeno virale, non c'è dubbio che anche stavolta qualche critico emergerà.