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Wentworth Miller grasso nel 2010: “Perché volevo farla finita”

L’attore protagonista di “Prison Break” commenta un meme virale su Facebook che confronta una foto ai tempi della serie tv con uno scatto del 2010 in cui è visibilmente sovrappeso: “Soffrivo di depressione ma a quella foto oggi ho assegnato un significato di forza, guarigione e perdono”.
A cura di G.D.
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Wentworth Miller commenta il meme: "Nel 2010 ho tentato il suicidio"
Wentworth Miller commenta il meme: "Nel 2010 ho tentato il suicidio"

Wentworth Miller è l'attore famoso per essere stato il protagonista di "Prison Break", una delle serie tv che ha cambiato per sempre il senso comune nei confronti di un formato che oggi è amato e, al tempo stesso abusato. Noto anche per un outing nel 2013 che ha gettato nello sconforto il pubblico femminile, adesso torna a far parlare di sé per un post pubblicato da "The Lad Bible" diventato in breve tempo virale . Nello scatto che ha raggiunto più di un milione di persone su Facebook viene impietosamente messo a confronto il fisico scultoreo dell'attore ai tempi d'oro in cui interpretava Michael Scofield, il detenuto super intelligente e tatuato protagonista di "Prison Break", con uno scatto del 2010 in cui appare sovrappeso e privo di qualsiasi tipo di appeal.

Wentworth Miller spiega che quella condizione era dovuto ad una forte depressione che stava vivendo quando non aveva ancora preso la decisione di fare outing e di rivelare pubblicamente il suo orientamento sessuale. Così avrebbe potuto buttarsi sull'alcool o sulla droga per allontanare i suoi demoni, ma non l'ha fatto decidendo di mangiare fino a prendere considerevolmente peso.

Nel 2010, quando mi ero semi ritirato dalla recitazione, stavo tenendo un profilo basso per una serie di ragioni. La prima e la più importante era che volevo farla finita. Questo è un tema di cui ho scritto e parlato. Ma a quel tempo soffrivo in silenzio. Come fanno in tanti. L'entità della mia lotta era nota a pochissimi. Mi vergognavo e soffrivo, mi consideravo "danneggiato". E le voci nella mia testa mi spingevano verso un percorso di autodistruzione. Non era la prima volta. Ho sofferto di depressione sin dall’infanzia. È una battaglia che mi è costata tempo, opportunità, relazioni e migliaia di notti insonni. Nel 2010, al punto più basso della mia vita adulta, cercavo ovunque sollievo/conforto/distrazione. E mi gettai sul cibo. Poteva essere qualsiasi altra cosa. Droghe. Alcol. Sesso. Ma mangiare divenne l’unica cosa a cui guardare.

Cambiò tutto quando il suo nuovo look divenne di dominio pubblico "grazie" ai soliti paparazzi. La madre leggendo i giornali scandalistici venne a sapere delle sue condizioni e gli telefonò

Ciò su cui potevo contare per andare avanti. Ci sono stati momenti in cui il punto più alto della mia settimana era il mio pasto preferito e un nuovo episodio di “Top Chef”. A volte era abbastanza. Doveva esserlo. E misi su peso. Un giorno ero fuori per una camminata a Los Angeles con un amico, attraversammo un sentiero dove una troupe televisiva stava filmando un reality show. A mia insaputa, c’erano anche dei paparazzi. Mi scattarono delle fotografie che furono pubblicate insieme a delle mie immagini scattate in un altro momento della mia carriera. E i titoli erano “Hunk To Chunk”, “Fit To Flab” (ndr giochi di parole sui chili di troppo). Mia madre ha uno di quegli “amici” che è sempre il primo a portare le brutte notizie. Le spedirono uno di questi articoli pubblicati su una famosa rivista nazionale. Mi chiamò sconvolta.

Da quella condizione è riuscito ad uscirne, ora è uno dei protagonisti della serie "Dc's Legends", ma quelle foto restano perché ha saputo darne un significato di "forza e guarigione", come una testimonianza.

Ho assegnato un significato a quelle foto. Forza. Guarigione. Perdono. Verso me stesso e verso gli altri. Se voi o qualcuno che conoscete sta lottando, c’è possibilità di aiuto. Raggiungetelo. Mandategli un messaggio o una mail. Tirate su il telefono. C’è qualcuno a cui importa. Stanno aspettando di sentirvi. Con amore, W.M.

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