William, Kate e George volano in Nuova Zelanda, ma Twitter li mette in pericolo
Il duca e la duchessa di Cambridge hanno deciso da tempo di dedicarsi una vacanza in Nuova Zelanda, dove porteranno anche il piccolo George. Non temono che si annoierà durante il lungo viaggio aereo, ma semmai che possa dare fastidio per qualche lamento. Ciò detto, sono entusiasti del tragitto che si apprestano a fare, nonostante qualcosa pare sia andato storto nelle ultime ore. Galeotto fu Twitter, attraverso il quale un rappresentante della casa reale inglese, sul proprio account, ha postato un'inequivocabile immagine nella quale l'intero tragitto e le tappe precise che William e Kate seguiranno sono state comunicate senza filtro alcuno, esponendo i due ad un serio e probabile pericolo di attacchi terroristici.
L'account in questi è quello di Jerry Maratapae, funzionario che si occupa appunto di rappresentare la casata in terra neozelandese. Ma a redarguire l'informazione pubblicata, che probabilmente i più disinteressati potrebbero ritenere irrilevante, è stato l'ex capo della polizia responsabile della protezione dei reali, Dai Davies, che ha espresso parole dure in merito a questa mossa a dir poco azzardata e irresponsabile: "Mi appello all'idiozia di qualunque idiota possa pubblicare le tappe del percorso in anticipo. Trovo pressoché assurdo che qualcuno possa fare una cosa del genere".
Il contenuto del tweet, che come prevedibile non è stato scritto da mr. Maratapae (e poi puntualmente cancellato), dice testualmente: "Il Duca, la Duchessa e il principe George arriveranno a Wellington alle 11.45 del mattino, il 7 aprile, all'aeroporto militare della città. Il posto migliore dove li si possa vedere è nei pressi della baia quando saranno trasferiti alla residenza governativa". E ancora un secondo tweet riporta il programma di un'intera giornata di spostamenti del Duca e della Duchessa, che hanno annunciato si sposteranno sempre separatamente da George, ma che di sera faranno sempre ritorno dal piccolo. Insomma, una sbavatura che potrebbe rivelarsi grave, soprattutto a fronte del fatto che la settimana è stato appreso come Al-Quaeda in Siriavesse puntato l'attenzione sulla regina d'Inghilterra in occasione di una delle sue certe prossime uscite pubbliche, ovvero quella al torneo di Wimbledon, in luglio.