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Michelle Hunziker: “Meglio essere simpatica che sexy. Se sto male vado da una psicologa”

Michelle Hunziker si è raccontata sulle pagine del settimanale ‘Chi’. Ha spiegato di aver combattuto lo stereotipo della showgirl “maggiorata e sexy” che contrassegnava la tv ai tempi del suo esordio. Inoltre, ha svelato che dietro il suo sorriso si cela il coraggio di chiedere aiuto ogni volta che ne ha bisogno.
A cura di Daniela Seclì
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Michelle Hunziker ha rilasciato una lunga intervista al settimanale ‘Chi'. La presentatrice di ‘Striscia la Notizia' ha parlato di come è cambiata la tv rispetto al suo esordio. Ha sottolineato, inoltre, di non aver mai mirato ad apparire sexy:

"Quando ho iniziato in tv le ragazze vivevano un momento tragico: dovevamo essere tutte sexy, tutte maggiorate, tutte spogliate, c'erano poche conduttrici. Oggi è tutta un'altra storia, ma io già allora volevo essere diversa. Mi dicevo: “In qualche modo devo farcela a trovare una chiave diversa". Ho sempre puntato al pubblico delle donne e dei bambini. Infatti per me in passato era un complimento quando mi dicevano che non ero sexy. E oggi è un complimento quando mi dicono che sono simpatica".

Hunziker: "Se devo chiedere aiuto lo faccio"

Lo splendido sorriso di Michelle Hunziker scaturisce anche dal coraggio di affrontare sempre gli ostacoli che la vita le pone davanti: "Io le cose brutte non le scanso, non le metto sotto al tappeto, se devo chiedere aiuto lo chiedo a un professionista, vado da un'amica psicologa e mi faccio aiutare poi faccio tutte le mie analisi. Io non ho tempo di essere triste, perché c'è sempre qualcuno di cui mi devo occupare. Lo dico spesso anche alle donne di “Doppia difesa”: a loro suggerisco sempre di guardare fuori da se stesse. Un'analista mi ha detto che chi è depresso ha gli occhi rivolti dentro di sé: guardare intorno a sé, in un certo senso è un atto egoistico, ma sano. La mia gioia è sentire che qualcuno ha bisogno di me".

Infine, ha parlato del grande amore che la lega a Tomaso Trussardi e di come Aurora fosse convinta che il suo attuale marito fosse gay: "Appena gli ho stretto la mano ho capito, l'ho guardato e mi sono detta: "Quest'uomo mi creerà dei problemi". Io ero cotta da quel momento. Lui ci ha messo tre mesi a darmi il primo bacio, tanto che mia figlia Aurora mi diceva: "Mamma arrenditi, è gay". Invece lui ha aspettato perché ci teneva a me. "Non volevo che questa cosa non andasse a buon fine", mi ha confessato poi".

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