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“40 anni che ti amo” doveva andare in onda a settembre, ma fu rimandato per il malore di Umberto Tozzi

Il concerto evento di Umberto Tozzi, “40 anni che ti amo”, doveva andare in onda lo scorso settembre, se non fosse che ll noto cantante fu colpito da un malore e si trovò costretto a rimandarlo ad ottobre. Successivamente ha spiegato il perché di questa grande festa e com’è nato uno dei singoli più venduti della storia della musica leggera italiana.
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Il concerto evento all'Arena di Verona dal titolo "40 anni che ti amo" di Umberto Tozzi doveva andare in onda a fine settembre, ma fu rimandato per un improvviso malore subito dal noto cantante. Fu ricoverato d’urgenza per un intervento di appendicite che, per fortuna, si concluse senza gravi conseguenze, se non quelle legate allo slittamento del concerto in Arena.

Gli amici di Tozzi in Arena

Il concerto, infatti, si tenne all’Arena di Verona il 14 ottobre per la regia di Roberto Cenci, un momento di aggregazione per festeggiare i quarant’anni di uno dei suoi successi più celebri, “Ti amo”, scritto nel 1977 con Giancarlo Bigazzi.

Il brano è uscito nel 2017 in una nuova versione, cantata da Tozzi con Anastacia. Numerosi i colleghi presenti sul palco accanto a Umberto Tozzi, tra i quali Gianni Morandi, Enrico Ruggeri, Marco Masini, Al Bano, Fausto Leali e Raf, con i quali il noto cantante si è intrattenuto amichevolmente e si è esibito in straordinari duetti.

Il trionfo di 40 anni che ti amo nel mondo

Il brano "Ti amo" è stato composto nel 1977 ed è uno dei singoli più venduti della storia della musica leggera italiana, potendo vantare otto milioni di copie all'attivo in tutto il mondo e tre mesi ininterrotti in testa alla classifica dei singoli dello stesso anno. Quella stessa estate Tozzi vinse anche il Festivalbar.

Avrei potuto lavorare di più nella mia carriera, ma sono pigro. Mi ricordo che Giancarlo Bigazzi diceva che ero come una Ferrari con il pieno fatto, parcheggiata in garage… aveva ragione. Ma io ho sempre visto la musica come un hobby. È diventata una professione solo perché gli altri mi hanno obbligato a farlo” ha dichiarato Umberto Tozzi in una recente intervista a Il Giornale di Sicilia, aggiungendo:

Senza falsa modestia se fossi nato in Inghilterra, la mia storia sarebbe stata diversa. Quello che ho fatto da italiano, era impensabile prima di me, era impossibile vendere un disco oltre Chiasso. Ne sono fiero. Anche se da ragazzo avrei voluto fare il calciatore. Essere come Roberto Baggio: avevo anche talento, è un mestiere che mi sarebbe piaciuto, ma poi la vita mi ha portato a imbracciare la chitarra a 14 anni.

Il successo del brano Ti Amo

Sul successo del brano Ti Amo e sul suo significato in una carriera così lunga e piena di soddisfazioni, Tozzi non ha dubbi nel motivare il grande attaccamento del pubblico come qualcosa di straordinario, generata sia dalla capacità di pensare a un testo così immortale, sia dalla giusta dose di fortuna che ha accompagnato la sua genesi e, successivamente, la sua viralità nel mondo:

All’epoca ovviamente non immaginavo quello che sarebbe venuto dopo, non avevo capito subito la potenza di Ti Amo. Il segreto della sua resistenza nel tempo? Sicuramente c'è stato talento nello scrivere una canzone che ha resistito alle bufere musicali di questi anni, ma c'è stata anche una buona dose di fortuna. Ti amo è il brano più originale del mio repertorio e ancora oggi per chi l’ascolta è un colpo di fulmine. Ognuno di noi ha un singolo che ha segnato il suo percorso. Per me è stato Ti Amo, e poi Gloria, brani che durante i concerti non rifaccio ma con noia, grazie alle emozioni che sento da parte del pubblico.

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