Al Bano: “Basta speculare su Ylenia per soldi, chiedo il diritto all’oblio”
A distanza di quasi 30 anni, non c'è pace per Ylenia Carrisi, il cui caso rimbalza ancora sui giornali. La figlia di Al Bano e Romina Power scomparve in circostanze misteriose ai primi di gennaio del 1994 a New Orleans: da allora, benché le indagini non siano mai approdate a nulla di certo, si sono moltiplicate teorie e insinuazioni, dal presunto annegamento nelle acque del fiume Mississippi all'ipotesi che Ylenia (che oggi avrebbe 49 anni) sia ancora viva. Al Bano, però, non ci sta: "Basta con queste squallide speculazioni su mia figlia Ylenia, la devono smettere. Ci marciano solo per fare del maledetto denaro”, ha dichiarato il cantante all’Adnkronos, spiegando di avere dato "incarico all’avvocato Giorgio Assumma di adire in Italia e all’estero le competenti magistrature locali, per ottenere la tutela del mio diritto all’oblio ed alla tranquillità familiare, nei confronti di chiunque torni ad insinuare verità false sulla triste vicenda che mi ha colpito”.
Al Bano contro l'inchiesta spagnola su Ylenia
La sparizione della Carrisi resta una ferita insanabile per Al Bano e Romina, che si separarono proprio in seguito a quel dramma e tuttora hanno opinioni discordanti in merito: l'artista pugliese è convinto della morte della figlia, tanto da aver presentato nel 2013 istanza di dichiarazione di morte presunta al tribunale di Brindisi, mentre la Power dal suo profilo Instagran lancia tuttora appelli per il suo ritrovamento. Al Bano si dice pronto a "dare battaglia violenta e senza sosta: la devono smettere questi squallidi". In particolare fa riferimento a una recente inchiesta sulla tv spagnola secondo cui Ylenia vivrebbe a Santo Domingo e sarebbe sposata con un uomo di nome Alexander Suero Álvares, detto Gringo, stando a quanto sostenuto da un informatore di nome Ricardo Zucchi.
In Spagna hanno fatto una speculazione squallida tornando sull’argomento e parlando di dettagli che ben conosco. E danno spago a questa gentaglia. Tutto perché sono a caccia dell’audience, in nome del quale si ammazza la gente. Fanno i soldi, fanno soffrire, ma prendono in giro tante persone che sono ancora in attesa di speranze che purtroppo non ci sono. (…) L’altro giorno qualcuno ha visto mia figlia a Venezia. Io conosco la storia, c’è la parola fine da quel maledetto 5 gennaio del ’94. Basta, ognuno ha una sua storia che va rispettata per quello che è. Non è tollerabile che questo martirio continui ancora ad essere perpetrato liberamente, provocando anche equivoci e malintesi.
Cos'è il diritto all'oblio
Il "diritto all'oblio" di cui parla Al Bano è una forma di garanzia prevista dalla legge che regola la non diffusione di informazioni che possono costituire un precedente pregiudizievole dell'onore di una persona. Per esempio, può riguardare informazioni su condanne o precedenti giudiziari e si applica solo sulle persone fisiche (non sulle aziende). Nel caso di Ylenia Carrisi, la richiesta è ovviamente un modo per mettere una volta per tutte la parola fine su un mistero che nel corso degli anni è stato indagato più sugli schermi televisivi che negli uffici degli inquirenti.