Aldo: “Mi vergogno di ciò che ho fatto ad Alessia, non facciamo un altro figlio per lucro”
Alessia Cammarota e Aldo Palmeri parlano del secondo figlio in arrivo a due anni dalla nascita di Niccolò. Il lieto annuncio è stato dato pochi giorni fa a Uomini e Donne, ma non sono mancate critiche e frecciatine da parte di alcuni fan. I due diretti interessati rispondono, su Instagram e in un'intervista radiofonica, ma è soprattutto il lungo messaggio di Aldo a suscitare scalpore e scatenare commenti. Palmeri si è scusato con la moglie facendo capire di aver commesso gravi errori nei suoi confronti. Inoltre, Aldo ha sottolineato come non ci siano secondi fini dietro l'arrivo del secondogenito.
Aldo ad Alessia: "Per colpa mia hai sopportato di tutto"
Il post di Palmeri sembra quasi essere una risposta alla romantica lettera di Alessia a Uomini e Donne, che fece pensare a un tradimento da parte di Aldo. Lui non entra nei dettagli, ma chiede perdono alla moglie:
Sai quanto mi vergogno ancora oggi per tutto quello che ti ho fatto?! Sai quante volte penso cosa io possa fare per recuperare tutto quello che di ingiusto ho fatto nei tuoi confronti?! Sai quanto mi sono lacerato al sol pensiero che ti ho fatto perdere pure la voglia di mangiare?! Ti sei infangata, ti sei presa della "zerbina", hai sopportato tutto quello che una persona non si augurerebbe di passare mai nel corso della propria vita. Hai lottato contro tutto e tutti, per difendere la TUA FAMIGLIA! Oggi tocca a me, dopo tanto! Oggi tocca a me, perché grazie a TE e a tutti i tuoi consigli e le tue parole, mi hai ridato il coraggio di non provare vergogna nell'affrontare le situazioni, senza nascondermi dietro la tua grande aura… Pensavo pure di non fare mai questi tipi di discorsi, anche perché non sapevo che dietro la nascita di un figlio ci fossero tali pensieri.
A chi li accusa di aver cercato un secondo figlio per interesse, Aldo risponde così:
Partiamo da qui.. chi compagno/a, mettiamo per di più già genitore, possa mai pensare di fare un secondo patuffolo solo per tenersi accanto il proprio o la propria partner, come se il primo, casomai fosse, non "legasse" abbastanza, o che possa volerlo uno dei due e non entrambi?! Voglio pensare che chi dice ‘ste cose lo faccia solo perché non abbia a simpatia i diretti interessati, perché se così non fosse, credo che non lo si dica pensando. Chi più di me può capire, ho passato anch'io questo periodo… Agivo, senza pensare. E poi.. chi genitore o figlio possa pensare mai che i figli si facciano per scopo di lucro?! Perché, se così fosse, per mantenersi uno/a dovrebbe fare figli fino a quando non invecchia, e magari continuare per 40 anni dal concepimento del primogenito, così da avere abbastanza contributi versati da prenderci pure la pensione. Che poi vorrei capire come si faccia, perché l'unico mio guadagno è l'AMORE immenso che provo e ricevo. Comunque a me basta solo pensare che l'altro mio pezzo di vita che verrà al mondo non penserà mai queste cose, perché papà gli insegnerà altro.. e spiegherà ad entrambi, che papà ha sbagliato.. ma ha capito pure che stava per perdere pure la cosa più importante al mondo.. LA FAMIGLIA!
Alessia: "Siamo l'uno la metà dell'altro, spero nasca un maschio"
Non si preoccupa delle critiche la Cammarota, che ha parlato nel corso della trasmissione radiofonica "Non succederà più" di Radio Radio, sottolineando come l'amore abbia trionfato sulle incomprensioni. Alessia ha rivelato di essere alla quattordicesima settimana, ma di non aver voluto rivelare prima la gravidanza "per scaramanzia" . Sul sesso del bambino ci sono solo supposizioni, ma Alessia ha confessato di volere un maschietto perché lui e il primogenito Niccolò "siano complici insieme". Il piccolo, stando ai tempi previsti, dovrebbe nascere a ottobre.
Perdendoci, paradossalmente, ci siamo accorti di quanto eravamo e siamo importanti per l’altro. È stata un’ulteriore prova che siamo fatti per stare insieme, che siamo l'uno la metà dell'altro. Sarebbe stato molto più semplice mollare e andare via, ma per una famiglia bisogna sempre combattere. Certo, siamo ancora giovani, abbiamo 25 anni, dalla nostra immaturità sono arrivate le inevitabili incomprensioni, che spesso possono essere stupide.