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Alessia Marcuzzi: “Soffro per le critiche sul web ma ho sbagliato, avrei dovuto tacere”

Intervistata da Grazia, Alessia Marcuzzi fa marcia indietro rispetto al duro sfogo pubblicato sui social network qualche giorno fa: “Certo che soffro, ma avrei dovuto tacere”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistata dal settimanale “Grazia”, Alessia Marcuzzi fa marcia indietro rispetto allo sfogo pubblicato poche settimane fa su Instagram. Madre meravigliosa, moglie soddisfatta e conduttrice affermata, Alessia ha dovuto far fronte a critiche spietate in più di un’occasione. Dopo aver letto l’ennesimo pezzo carico di insinuazioni sul suo conto, la conduttrice è sbottata sui social. Oggi confessa di essersi pentita di quelle parole. Ha sofferto, certo, ma avrebbe dovuto rimanere in silenzio:

Vuole sapere se soffro. Certo, non sono pazza. Mi fanno dispiacere. Ma le accetto come una parte della mia vita. Recentemente, in un momento di debolezza, ho scritto su Instagram un messaggio in cui denunciavo la presenza di molti commenti pilotati ad arte contro di me. Ho sbagliato: avrei dovuto tacere. Ma, ripeto, è stato un attimo di debolezza.

Lo sfogo della Marcuzzi: “Volete distruggere la mia immagine”

Sono poche le volte in cui Alessia ha ammesso pubblicamente il suo fastidio rispetto a qualcosa che riguarda la sua carriera. Alla fine dello scorso mese, dopo essere stata attaccata per la conduzione dell’Isola dei famosi, la Marcuzzi ha manifestato il suo fastidio su Instagram, riferendosi a quelle persone che, pur salutandola sorridenti, avrebbero tentato di danneggiare la sua immagine pubblica. Qualche giorno dopo, sempre sull’onda della rabbia, ha chiarito che detesta i giudizi pilotati, espressi con l’unico scopo di fare del male a qualcuno o favorire qualcun altro. Oggi si è pentita di averlo dichiarato pubblicamente, ma non ha cambiato idea. Accetta di essere giudicata per il suo lavoro, ma pretende che ognuno lo faccia con la sua testa. Per fortuna, c’è la sua famiglia allargata a tenerle su il morale. Solo loro, il marito Paolo, la figlia Mia o il maggiore Tommaso, sarebbero davvero in grado di farla soffrire sul serio:

Non sono certo le polemiche professionali a ferirmi profondamente. Soffro se non riesco a capirmi con mio figlio, se discuto con Paolo, se una persona che amo sta male. Soffro per cose serie. Il resto passa.

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