Alex Belli di Centovetrine e la paura della crisi
La crisi economica che ha investito l’Italia rischia di danneggiare perfino le star del piccolo schermo. A denunciarlo è l’attore Alex Belli che racconta in un’intervista la paura legata alla perdita del lavoro. Con l’ipotesi relativa alla chiusura di Centovetrine, ventilata da Mediaset per diversi mesi, il bellissimo interprete – che nella soap è il perfido Jacopo castelli – non avrebbe più potuto pagare il mutuo acceso pochissimo tempo fa per acquistare la sua prima casa, uno splendido loft da ristrutturare in centro a Milano. Qualche giorno fa, a inaugurare il filone star e crisi, fu Arisa che confessò di aver acceso un mutuo per acquistare casa, non potendosi permettere una soluzione alternativa.
Per Alex, però, sarebbe stata ancora più difficile visto che lui un mutuo da pagare ce l’ha già e ritrovarsi senza lavoro, lo avrebbe messo nella condizione di non poterlo più onorare. Ecco parte della confessione resa al settimanale Diva e Donna:
Tutti gli attori sanno di essere dei precari, ma davvero non posso dimenticare il 22 dicembre dello scorso anno quando, di punto in bianco, ci convocarono dicendo che dopo le feste di Natale potevamo anche non tornare sul set. Noi lavoriamo tutti i giorni, alla fine diventa come un lavoro a tempo indeterminato, su cui fai affidamento. Pensare che dall’oggi al domani, può non esserci più, mi ha spaventato. E pensare che avevo appena comprato casa a Milano, dopo anni che la cercavo, è un grande loft tutto da ristrutturare, dove andrò a vivere con Katarina, la mia fidanzata. Mi sento fortunato perché non ancora trentenne ho comprato una bella casa grande. Ho alle spalle una gavetta di dieci anni, ma so che questo non è un momento facile.
A salvarlo la decisione di Mediaset di tornare sui suoi passi. Centovetrine non ha chiuso e il lavoro di Alex, così come quello di altre 300 persone nella sua condizione, è stato finalmente dichiarato salvo. A non fargli perdere le speranze anche la proposta di Milly Carlucci che ha a lungo insistito per averlo nel cast di Ballando con le stelle 2012. Una decisione, quella di accettare tale esperienza, che gli avrebbe certamente restituito il respiro se la situazione con Centovetrine fosse degenerata. Il suo è uno dei casi che dimostra che non sempre il termine star è indice di serenità economica. Non più, almeno.